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Attualità e Politica

08/06/2016 | 10:44

Ippica, interrogazione D'Incà (M5S) su allevamento e addestramento di cavalli per il Corpo Forestale dello Stato

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Ippica interrogazione D'Incà M5S cavalli

ROMA - Il deputato del Movimento 5 Stelle Federico D'Incà ha presentato un'interrogazione a ministro delle Politiche agricole, al ministro dell'interno, al ministro dell'Economia e al ministro per la Semplificazione sul servizio a cavallo del Corpo Forestale dello Stato, chiedendo «se intendano assumere iniziative, anche di carattere normativo, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, per tutelare e incentivare l'allevamento e l'addestramento di cavalli di razza pura, selezionati appositamente per svolgere servizi di polizia, rappresentanza e ordine pubblico». 
Nel 2002, ha ricordato, «il Corpo forestale dello Stato ha riorganizzato, disciplinato e reso più operativo il servizio a cavallo che vede 20 reparti distribuiti nei parchi nazionali italiani» che «assicurano il controllo del territorio soprattutto nelle aree rurali e montane del Paese, con il compito prioritario di gestire e salvaguardare il patrimonio boschivo nazionale». Per l'allevamento e la preparazione dei cavalli in servizio, «il Corpo forestale dello Stato si avvale dei propri centri di selezione» ma nel 2013 sono stati previsti «la riduzione delle sedi di reparto, con la soppressione di 11 sedi», « la riduzione del 52,5 per cento degli specializzati in servizio e del 61,4 per cento rispetto al totale dei cavalieri formati» e «la riduzione da 7 a 3 dei centri di selezione equestre per la produzione di puledri per il servizio d'istituto a cavallo». 
«Il centro ippico di Salet a Sedico (BL) è il centro di selezione della razza maremmana e di primo addestramento dei cavalli, poi inviati al reparto a cavallo di Celarda (BL) che effettua il secondo addestramento», ha continuato. «Da qualche tempo il reparto a cavallo di Celarda è privo di personale specialistico presso quella sede, tanto che il comando regionale Corpo forestale dello Stato del Veneto è costretto ad inviare saltuariamente del personale con la specializzazione di cavaliere, proveniente da altri reparti, per fare movimentazione e addestramento dei 12 cavalli presenti, fare addestramento personale e organizzare i servizi di rappresentanza». Per questo, «sarebbe necessaria la presenza in pianta stabile di personale con la qualifica di cavaliere – ormai del tutto assente – per mantenere efficiente questo servizio specialistico di riferimento per il Nord Italia e per il Veneto: basterebbe integrare in pianta stabile, soprattutto nel periodo da aprile a novembre, un numero minimo di personale con la specializzazione di cavaliere per non disperdere un servizio utile ed apprezzato sul territorio e mantenere efficienti delle strutture, mezzi, maestranze e cavalli presenti e attivi da molti anni con un ottimo standard di qualità». MSC/Agipro 

 

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