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Attualità e Politica

13/12/2017 | 09:28

Legge di bilancio, Camera: tassa sul margine per le scommesse ippiche e aumento preu tra gli emendamenti segnalati

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Legge bilancio Camera scommesse ippiche aumento preu

ROMA - La tassazione sul margine per le scommesse ippiche, l'aumento del prelievo erariale per slot e VLT, il divieto di pubblicità dei giochi e l'introduzione della tessera del giocatore: sono alcuni degli emendamenti alla manovra segnalati dai gruppi parlamentari, che saranno sottoposte al voto della Commissione Bilancio della Camera a partire da oggi pomeriggio.

IPPICA - Segnalati gli emendamenti di Giulio Cesare Sottanelli (SC-ALA) e di Pietro Laffranco (FI) che proponevano di modificare il prelievo su tutte le scommesse a quota fissa sulle corse dei cavalli, applicandolo «sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte» (ovvero sul margine). Tale prelievo è stabilito al 33% per la rete fisica e al 37% per l'online e «il gettito conseguito rimane destinato per il 33% a titolo di imposta unica e per il 67% al finanziamento dei montepremi, degli impianti e delle immagini delle corse nonché delle provvidenze per l'allevamento dei cavalli». Segnalato anche l'emendamento di Francesco Saverio Romano (SC-ALA) che chiedeva di procedere alla «ridefinizione delle condizioni economiche previste dalle convenzioni eccessive alle concessioni per il servizio di raccolta delle scommesse ippiche».

AUMENTO PREU - Il gruppo parlamentare MDP ha segnalato le proprie proposte di modifica che chiedevano un aumento del prelievo erariale per le VLT al 6,5% e per le slot al 20% per assicurare la copertura finanziaria a provvedimenti di diversa natura.

NORME SULLE SLOT - Segnalati gli emendamenti di Paolo Tancredi (AP) che chiedevano di intervenire sulle slot per «evitare possibili manipolazioni», prevedendo «sempre la continuità del servizio e, in caso di malfunzionamento che provoca una temporanea interruzione di collegamento», per consentire «la fruizione del gioco fino a un massimo di trenta secondi». Tancredi propone anche di adottare «una specifica procedura obbligatoria per lo smaltimento e la distruzione» delle slot che vengono dismesse dal mercato. Segnalato l'emendamento di Marco Baldassarre (Gruppo Misto) sui requisiti di buona condotta per i dipendenti delle imprese iscritte nell'elenco dei soggetti che svolgono attività in materia di apparecchi da gioco.

DIVIETO DI PUBBLICITA' - Il divieto di «qualsiasi forma diretta o indiretta, di propaganda pubblicitaria, di ogni comunicazione commerciale, di sponsorizzazione o di promozione di marchi o prodotti di giochi con vincite in denaro, offerti in reti di raccolta, sia fisiche sia online», pena una sanzione amministrativa di una somma da 50.000 euro a 500.000 euro» (irrogata al soggetto che «commissiona la propaganda pubblicitaria, la comunicazione commerciale, la sponsorizzazione o la promozione, al soggetto che l'effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale essa è diffusa»), i cui proventi dovranno essere «destinati alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d'azzardo». È quanto prevede l'emendamento segnalato da Matteo Mantero (M5S), che chiedeva anche che, «a decorrere dal 30 settembre 2018, i pagamenti e le riscossioni relative alle forme di gioco con vincite in denaro, esercitate negli esercizi e nei centri di scommesse autorizzati, siano effettuati esclusivamente in forma elettronica mediante strumenti di pagamento che consentano l'identificazione del disponente e del beneficiario». L'emendamento segnalato propone anche una moratoria di 5 anni per l'introduzione di nuovi apparecchi e piattaforme online per il gioco e l'introduzione di «un sistema automatico di rilevamento dell'età anagrafica del giocatore» per slot e VLT, che siano «dotati di un sistema di registrazione dati che specifichi il numero delle giocate, l'importo inserito e scommesso, l'importo della vincita e l'importo restituito».

ACCORDO STATO-REGIONI - La legge di bilancio, attualmente, prevede che le Regioni adeguino «le proprie leggi in materia di dislocazione dei punti vendita del gioco pubblico all'intesa sancita in sede di Conferenza unificata il 7 settembre 2017»: figura tra i segnalati l'emendamento di Daniel Alfreider (Gruppo Misto) che aggiunge le parole «fermo restando quanto previsto dall'ultimo capoverso del punto 5 della medesima intesa». Si tratta, in pratica, dell'emendamento che è stato proposto dalla provincia autonoma di Bolzano e approvato la scorsa settimana dalla Conferenza delle Regioni, un tema molto controverso: l'intesa, al citato punto 5, prevede che le disposizioni specifiche delle Regioni in materia di contrasto al gioco patologico, «se prevedono una tutela maggiore, continueranno comunque ad esplicare la loro efficacia». Inoltre, le Regioni, «ai fini del contrasto delle patologie afferenti alla dipendenza da gioco d'azzardo, potranno prevedere forme maggiori di tutela per la popolazione». Alcune Regioni, quindi, sembrerebbero intenzionate a portare avanti un approccio più restrittivo in nome della tutela della salute, nonostante abbiano siglato con il Governo un accordo che prevede un taglio degli apparecchi non superiore al 35%.

REGISTRI - Segnalato anche l'emendamento del presidente della Commissione Finanze, Maurizio Bernardo (PD) che chiede l'istituzione di un elenco dei «produttori e integratori di sistemi e di componenti software per il gioco pubblico con partecipazione a distanza; fornitori dei servizi di hosting e gestione di sistemi per il gioco pubblico con partecipazione a distanza; fornitori di servizi di connettività tra sistemi per il gioco pubblico con partecipazione a distanza e il sistema centrate dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli».
Sergio Boccadutri (PD) ha segnalato il proprio emendamento che prevede l'istituzione di un registro informatizzato dei distributori e ed esercenti di gioco, istuitito presso l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il cui accesso è consentito - senza restrizioni - al MEF, alla Guardia di Finanza, alla Direzione investigativa antimafia e alla UIF, «per l'esercizio delle rispettive competenze in materia di vigilanza e di prevenzione del riciclaggio».

TASSE ONLINE - Dario Parrini (PD) ha segnalato l'emendamento con cui chiede che «la percentuale destinata alle vincite per il gioco online fornito anche su piattaforme di gioco con base all'estero sia fissata in misura non inferiore all'80%» e che i proventi siano «utilizzati per incrementare il Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale».

LOTTERIE ISTANTANEE - Infine Rocco Palese (FI), vicepresidente della Commissione Bilancio, ha segnalato due emendamenti con i quali propone di avviare «entro il 30 maggio 2018 la procedura di selezione per l'aggiudicazione della concessione per l'esercizio dei giochi pubblici denominati lotterie nazionali ad estrazione istantanea e della relativa forma di partecipazione a distanza ad ulteriori qualificati soggetti».

MSC/Agipro

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