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Attualità e Politica

03/05/2018 | 12:33

Limiti orari a Torino, gestori in Consiglio di Stato: "Slot discriminate, il Cnr ci dà ragione"

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Limiti orari Torino gestori Consiglio Stato

ROMA - Slot e vlt non hanno la maggiore incidenza nei casi di gioco patologico e non vanno penalizzate nei regolamenti comunali che puntano a prevenire la ludopatia. È quanto ha sostenuto le società Casinò delle Alpi nell'udienza in Consiglio di Stato contro il regolamento del Comune di Torino emanato a ottobre 2016 che limita l’orario di funzionamento delle slot machine a otto ore al giorno (dalle 14.00 alle 18.00 e dalle 20.00 alle 24.00). La società ha citato lo studio appena pubblicato del Cnr di Pisa sulla diffusione del gioco, secondo il quale ad avere la maggiore incidenza nei casi di gioco patologico sono scommesse e lotterie istantanee; giochi dunque diversi da quelli disciplinati dal regolamento che dispone limiti orari solo per gli apparecchi. Su questo punto la società Hbg, che pure ha presentato ricorso, ha invece sostenuto la differenza sostanziale tra esercizi generalisti e sale dedicate, che invece non dovrebbero essere sottoposte a limiti orari. La sentenza dovrebbe arrivare tra un paio di mesi. A luglio 2017 Il Tar Piemonte aveva dichiarato legittimo il regolamento di Torino. Per i giudici la norma non ha vizi di “disparità di trattamento” rispetto ad altri tipi di giochi: i limiti orari riguardano solo gli apparecchi perché il regolamento ha applicato la legge regionale piemontese del 2016 che ha previsto i limiti con specifico riferimento agli apparecchi. “La giurisprudenza amministrativa - scrivevano i giudici - ha avuto modo più volte di affermare la più elevata pericolosità, ai fini del rischio di determinare forme di dipendenza patologica, di slot e vlt”.
LL/Agipro

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