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Attualità e Politica

24/10/2017 | 16:10

Malta: da “Gambling” a “Jonny”, gli intrecci tra criminalità organizzata italiana e gioco online

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Malta Gambling Jonny gioco online

ROMA - Le favorevoli condizioni d'ingresso nel settore hanno da un lato spinto alcuni colossi internazionali del gioco a prendere la sede nell'isola; dall'altro hanno attirato l'interesse della criminalità organizzata, che più volte ha tentato di infiltrarsi nell'economia legale maltese.

"GAMBLING"&’NDRANGHETA - Nel luglio 2015, un'operazione internazionale della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria scoprì un giro di scommesse online illegali, che portò al sequestro di beni per 2 miliardi di euro e all’arresto di 41 persone. Il superpentito Mario Gennaro - ex capo del bookmaker maltese Betuniq, poi condannato in primo grado a 3 anni - ha ammesso di essere stato "spedito" a Malta dalle cosche reggine per reinvestire il denaro sporco nei siti di poker e scommesse.  

OPERAZIONE "JONNY" - La DDA di Catanzaro, quest'anno, ha portato alla luce i legami della cosca degli Arena con Malta: secondo quanto accertato dalle indagini, il clan crotonese - praticamente monopolista nella provincia calabrese - utilizzava i totem presenti sul territorio (violando la normativa italiana sul prelievo erariale) attraverso la piattaforma di gioco di un operatore maltese – Bet1128 (la cui licenza è stata sospesa dai Monopoli di Valletta) - per riciclare grandi quantità di denaro, producendo un profitto netto da 1,3 milioni di euro nel biennio 2013-2015.

IL LAVORO DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA - Il procuratore del Tribunale di Catanzaro Nicola Gratteri, tuttora impegnato nelle indagini sui legami tra la 'ndrangheta e Malta, lo scorso anno ha inviato una rogatoria internazionale nell’ambito dell’inchiesta denominata “Jonny”, ma dal governo maltese non è giunta alcuna risposta. «C’è qualcosa che non va sul piano normativo legislativo e sul piano dei controlli, sarebbe il caso di approfondire, non solo sul piano giudiziario ma anche sul piano amministrativo e politico», aveva detto nel corso di un'audizione in Commissione Antimafia. La delegazione composta dalla presidente della Commissione Rosy Bindi e dalle deputate Giulia Sarti (M5S) e Laura Garavini (PD) ha raggiunto Malta proprio per chiedere maggiore collaborazione alle istituzioni nel contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata.

MSC/Agipro

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