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Attualità e Politica

15/05/2017 | 10:44

Manovra, Camera: in Commissione Bilancio presentati 40 emendamenti sui giochi (2)

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Manovra Camera Commissione Bilancio emendamenti giochi

ROMA - Il deputato del M5S Matteo Mantero chiede che, «a decorrere dal 30 settembre 2017, i pagamenti e le riscossioni relative alle forme di gioco con vincite in denaro, esercitate negli esercizi e nei centri di scommesse autorizzati, siano effettuati esclusivamente in forma elettronica mediante strumenti di pagamento che consentano l'identificazione del disponente e del beneficiario». Baroni (M5S) propone che tutti gli apparecchi di gioco siano «dotati di un sistema automatico di rilevamento dell'età anagrafica del giocatore, con automatica disabilitazione in caso di minore età» e siano «dotati di un sistema di registrazione dati che specifichi il numero delle giocate, l'importo inserito e scommesso, l'importo della vincita e l'importo restituito». Baroni chiede anche che, «a decorrere dal 1° gennaio 2018, la percentuale minima di restituzione in vincite (pay out) della raccolta derivante da giochi sia trasformata in percentuale massima della raccolta derivante dai giochi ed è fissata nella misura del 68%» e che «una quota pari a 200 milioni di euro delle maggiori entrate derivanti dall'attuazione» di questa disposizioni sia utilizzata per «incrementare il Fondo per la prevenzione e cura del gioco d'azzardo patologico». Mantero propone anche che sia «vietata l'introduzione di nuovi apparecchi e piattaforme on line per il gioco d'azzardo a valere sulle concessioni già in essere e di nuove tipologie di giochi d'azzardo per un periodo di almeno cinque anni». 

Anche il deputato del PD Sebastiano Barbanti propone che l'accesso agli apparecchi da intrattenimento sia «autorizzato esclusivamente mediante l'utilizzo della tessera sanitaria», che registrerà «i dati anagrafici dei giocatori» con apposite funzioni «per escludere i minori dai giochi» e «per rilevare comportamenti di gioco compulsivo». I dati registrati «sono trasmessi alla Società generale d'informatica (SOGEI) Spa, che ha l'obbligo di segnalarli alle autorità e ai Ministeri competenti per lo svolgimento di opportuni accertamenti ai fini della tutela della salute dai danni derivanti dalle ludopatie e della prevenzione di infiltrazioni criminali e del riciclaggio di denaro». Il deputato Sergio Boccadutri (PD) propone che, «a decorrere dal 1° gennaio 2018», non possano «essere installati in punti vendita diversi da bar e rivendite di generi di monopolio la cui attività principale sia diversa da quella dei gioco». Inoltre, chiede che «ciascun concessionario acquisisca i nulla osta, di durata pari a quella residua della concessione, per gli apparecchi che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto, in numero massimo pari al 65 per cento di quelli detenuti al 31 dicembre 2016 versando euro 700,00 per ciascun nulla osta in tre rate annuali di pari importo, entro il 31 dicembre 2017, il 31 dicembre del 2018 ed il 31 dicembre del 2019» e che «la riduzione del numero dei nulla osta di esercizio relativi» alle slot ia «effettuata da ciascun concessionario riducendo il numero di apparecchi, rispetto a quelli detenuti al 31 dicembre 2016, del 15 per cento entro il 31 dicembre 2017 e del 35 per cento entro il 30 giugno 2018». 
Il presidente della Commissione Finanze della Camera, Maurizio Bernardo (AP) propone che, «a partire dal 1° settembre 2017, gli istituti di credito effettuino, in qualità di sostituti di imposta, una ritenuta alla fonte pari al 20% su tutte le somme accreditate sui conti-gioco intestati ai loro clienti derivanti da vincite realizzate su piattaforme, provider o casinò on line che non posseggono licenza italiana» e che «le vincite realizzate dal giocatore titolare di conto corrente o postale in Italia su piattaforme, provider o casinò online che non posseggono licenza italiana, non dovranno essere indicati in dichiarazione».


Il deputato di Fratelli d'Italia Fabio Rampelli propone ulteriori «disposizioni in materia di giochi pubblici che assicurino maggiori entrate, non inferiori a 500 milioni di euro annui, relativamente a tutta l'offerta di gioco, comprensiva di lotterie e lotto, prevedendo anche variazioni delle aliquote di imposta unica sulle tipologie di gioco». 
Luca Pastorino (SI) propone, invece, di innalzare il prelievo sulle VLT al 12%, di prevedere «un contributo complessivo di 110 milioni di euro per l'anno 2017 e di 80 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2018» e di sopprimere l'aumento del prelievo sulle vincite del Lotto. 
La collega di partito Serena Pellegrino vuole aumentare il prelievo sulle VLT all'8% per ottenere maggiori entrate «pari a complessivi 150 milioni di euro per l'anno 2017 e 150 milioni di euro a decorrere dall'anno 2018».  
Il deputato Ignazio Abrignani (SC) chiede di abrogare la legge comunitaria del 2008 che disciplinava il poker live. Il deputato Marco Di Maio (PD), infine, chiede che «il divieto di trasferimento dei locali per tutto il periodo della proroga» valga «ad eccezion fatta per quei concessionari che, successivamente al termine del 31 dicembre 2016, si trovino nell'impossibilità di mantenere la disponibilità dei locali, per cause di forza maggiore e, comunque, non a loro imputabili o per scadenza del contratto di locazione oppure di altro titolo, e abbiano la disponibilità di altro immobile, situato nello stesso comune, nel quale trasferirsi, ferma, comunque, la valutazione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli». 
Anche il deputato di SI Giovanni Paglia chiede anche di modificare il divieto di spot pubblicitari in tv, previsto dalla legge di stabilità 2016, vietando la pubblicità anche per le tv non generaliste e fino alle 24. Inoltre, per «impedire l'accesso al gioco a soggetti minori di età o che, pur essendo maggiorenni, abbiamo espressamente scelto di sottoporsi al divieto di accesso allo stesso, gli apparecchi di cui al presente comma dovranno essere dotati di procedure e meccanismi di identificazione della clientela tramite tessera sanitaria». Paglia chiede anche che il prelievo sul gioco online sia «incrementato di cinque punti percentuali».

Il deputato Paolo Tancredi (AP) chiede di sopprimere l'aumento del prelievo sugli apparecchi e di aumentare la ritenuta delle vincite sul Lotto al 12% già a partire dal 1° luglio 2017, stessa data anche per l'aumento della tassa sulla fortuna al 12%. 
Con un altro emendamento, propone invece di fissare il preu sulle slot al 18,3%, sulle VLT al 5,8% e di aumentare la ritenuta delle vincite sul Lotto al 10%. Diversi emendamenti del deputato della Lega Nord Guido Guidesi chiedono di intervenire sul prelievo delle slot (da incrementare fino a un massimo del 27%) e delle VLT (fino al 10%). Baroni (M5S) e Rizzetto (FDI) propongono, con due distinti emendamenti, di fissare il prelievo sulle VLT al 19%. Manfred Schullian (Gruppo Misto) e Giulio Marcon (SI) hanno presentato due proposte di modifica per innalzare il preu sulle VLT all'8%. In altri emendamenti, Sinistra Italiana propone invece il 7% per il prelievo sulle VLT. Un'altra proposta di Baroni (M5S) prevede invece il 10%. MSC/Agipro

Alcune proposte di modifica alla manovra che riguardano i giochi sono state presentate ad articoli diversi dall'articolo 6. Rizzetto (FDI) chiede ulteriori «disposizioni in materia di giochi pubblici che assicurino maggiori entrate, non inferiori a 40 milioni di euro annui, relativamente a tutta l'offerta di gioco, comprensiva di lotterie e lotto, prevedendo anche variazioni delle aliquote di imposta unica sulle tipologie di gioco». Rampelli (FDI) vuole invece introdurre «disposizioni in materia di giochi pubblici che assicurino maggiori entrate, non inferiori a 150 milioni di euro annui a decorrere dal 2020, relativamente a tutta l'offerta di gioco, comprensiva di lotterie e lotto, prevedendo anche variazioni delle aliquote di imposta unica sulle tipologie di gioco». 
Il deputato Giorgio Airaudo (SI) chiede di fissare «a decorrere dal 1° gennaio 2018, la misura del prelievo erariale unico» su slot e VLT «rispettivamente in misura pari al 20% e all'8% per cento dell'ammontare delle somme giocate». In tre emendamenti, la Lega Nord chiede di finanziare gli enti locali con «200 milioni per il 2017», tramite «l'aumento di 2 punti percentuali» per le slot e, conseguentemente, propone di aumentare il prelievo al 21%.

MSC/Agipro

 

 

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