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Attualità e Politica

09/01/2020 | 08:45

Operazione "Last Bet", sequestrati beni per 10 milioni di euro a imprenditore di Messina

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Operazione Last Bet beni imprenditore Messina

ROMA -  Sequestrati beni del valore di oltre 10 milioni di euro a uno dei piùimportanti clan mafiosi di Messina, attivo nel settore del gioco e delle scommesse illegali. Nell'ambito dell'operazione 'Last bet" i finanzieri del Comando provinciale hanno dato esecuzione, questa mattina, al provvedimento nei confronti di Domenico La Valle, 60 anni. La complessa attività investigativa - disposta dalla Direzione distrettuale antimafia peloritana - trae origine da approfondimenti del Gruppo investigazione criminalità organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina. L' imprenditore risultava tra gli elementi apicali di una strutturata cosca mafiosa, egemone nella zona sud di Messina, che puntava a imporre, anche con atti estorsivi, la propria posizione di monopolio nel settore dei giochi, da tempo di interesse delle mafie. 
Diversi collaboratori di giustizia hanno attestato come l'imprenditore La Valle avesse, nel tempo, acquisito il ruolo di riferimento del clan Trovato nella gestione delle bische clandestine, in una prima fase, per poi evolversi nella distribuzione degli apparecchi, in tempi successivi. Dopo la disgregazione dell'originaria cosca per via della carcerazione dei capi e del percorso di collaborazione con la giustizia intrapreso da altri, l'uomo d'affari ha assunto un controllo pressochè esclusivo delle attività illegali, costituendone il punto di riferimento imprenditoriale e facendo da contraltare al ruolo operativo ricoperto dai fratelli Trivato. 

La Valle risultava figura di rilievo nel panorama mafioso cittadino, in grado, da un lato, di imporre la collocazione delle apparecchiature presso gli esercizi commerciali della zona, dall'altro di garantire agli esercenti accondiscendenti di poter godere della protezione mafiosa del clan. Una protezione anche mediante servizi di vigilanza e ronde notturni; alcuni titolari di sale giochi, vittime di furti, peraltro, anzichè rivolgersi alle forze di polizia, dapprima hanno valutato la possibilità di rivolgersi a cosche catanesi, per poi decidere di richiedere l'intervento dell'organizzazione mafiosa riferibile a La Valle, autonomamente in grado di assicurare la restituzione delle somme rubate. L'imprenditore si era avvalso di fidati prestanome per sottrarre al sequestro diverse attività economiche: società di noleggio di apparecchi da gioco, sale giochi, un distributore di carburanti, una rivendita di generi di monopolio; documentati ulteriori investimenti immobiliari, intestati a propri familiari. Un impero ora sottoposto a sequestro. 
RED/Agipro

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