Attualità e Politica
08/05/2018 | 16:40
08/05/2018 | 16:40
ROMA - Introdurre «criteri più stringenti all'installazione degli apparecchi da intrattenimento, al fine di limitarne l'accesso indiscriminato», evitare «l'eccessivo frazionamento e polverizzazione della offerta di gioco, innalzare la professionalità degli operatori allo scopo di proteggere le categorie più deboli, contrastare il fenomeno del gioco illegale»: è la proposta del gruppo parlamentare della Lega al Senato. Il testo del disegno di legge recante "Misure di contrasto al fenomeno della ludopatia e razionalizzazione dei punti di rivendita di gioco pubblico" - che Agipronews ha potuto visionare in anteprima - si sofferma sopratutto sulle slot, «oggi presenti in una molteplicità di esercizi commerciali che non fondano il proprio core business sul gioco: bar, tabaccherie, stabilimenti balneari. Si tratta di locali dove la vendita di giochi pubblici è accessoria rispetto all'attività principale e dove quindi non ci sono professionalità in grado di garantire il controllo sugli apparecchi e la salvaguardia dei giocatori». Secondo il gruppo dei senatori della Lega, «l'eccesso di offerta di gioco determina un duplice effetto: rendere più difficili i controlli sul territorio, esponendo quindi maggiormente il settore al rischio di infiltrazioni malavitose, e innalzare il rischio di dipendenza dei soggetti più deboli come giovani, pensionati e disoccupati che hanno la possibilità di accedere al gioco senza alcuna forma di controllo». È necessario, quindi, «ripensare l'offerta di gioco limitando la presenza delle slot machine solo in quei locali dove viene assicurato un controllo professionale sugli apparecchi e sui giocatori», gli unici locali «in grado di garantire maggiori possibilità di controllo assicurando il presidio sul territorio».
STOP ALLE SLOT NEI LOCALI PUBBLICI - Quindi la Lega propone di vietare, dal 1° giugno 2018, «l'installazione delle slot in quegli esercizi commerciali con attività principale diversa dalla commercializzazione dei prodotti di gioco pubblico che abbiano una superficie inferiore ai 20 metri quadrati», oltre che «negli stabilimenti balneari, nei circoli privati, nei centri di raccolta scommesse che raccolgono in Italia per conto di operatori esteri e nelle sale pubbliche da gioco dove, in aggiunta, è vietata anche l'installazione delle VLT».
CONTINGENTAMENTO SLOT - Viene, inoltre, «ridisegnato il sistema del contingentamento - il numero massimo di congegni che è consentito installare in rapporto alla superficie dei locali destinata alla vendita o all'attività economica e sociale - nei bar, nei ristoranti e negli alberghi riducendo il numero massimo di apparecchi installabili rispetto al numero oggi consentito». In particolare, è vietata «in ciascun bar, ristorante e esercizi assimilati con superficie non inferiore ai 20 metri quadrati e non superiore ai 50 metri quadrati, l'installazione di oltre due apparecchi. Il numero degli apparecchi è elevabile di una unità per ogni 50 metri quadrati ulteriori di superficie, fino ad un numero massimo di sei apparecchi».
CARATTERISTICHE DEI LOCALI - La proposta di legge interviene anche sulle disposizioni sulla realizzazione dei locali destinati all'installazione delle slot negli esercizi commerciali: «devono essere architettonicamente separati dalle aree destinate all'attività principale dell'esercizio e la loro superficie non deve essere prevalente rispetto a quella dedicata all'attività principale. In tali locali deve essere prevista un'apposita area destinata ai fumatori nel pieno rispetto della normativa anti-fumo».
LIMITI ORARI - Per evitare che «la possibilità dell'accesso al gioco, a qualsiasi orario del giorno e della notte, possa favorire in maniera indiscriminata la dipendenza», la Lega propone che l'orario di esercizio delle sale giochi, salvo orari più restrittivi approvati con legge regionale, sia fissato «dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 17:00 alle ore 22:00 per tutti giorni della settimana, compresi i giorni festivi. Gli orari di funzionamento degli apparecchi collocati in altre tipologie di esercizi è fissato dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 17:00 alle ore 22:00 per tutti giorni della settimana, compresi i giorni festivi» e gli apparecchi, nelle ore di non funzionamento, devono essere spenti tramite l'apposito interruttore elettrico di ogni singolo apparecchio».
DISTANZE MINIME - Qualsiasi sala pubblica da gioco «deve essere distante almeno 1000 metri da istituti scolatici e universitari, impianti sportivi e centri parrocchiali, giardini e parchi pubblici, ospedali e centri anziani» e «almeno 100 metri da sportelli bancari, postali o bancomat, agenzie di prestito di pegno o attività in cui si eserciti l'acquisto di oro, argento o altri oggetti preziosi».
IL 30% DEL PREU AGLI ENTI LOCALI - Il disegno di legge propone anche di destinare «un importo pari al 30 per cento delle entrate derivanti dal prelievo erariale unico (PREU)» su slot e VLT «ai Comuni, per il finanziamento delle attività civico-amministrative di competenza». Le modalità di attribuzione ai Comuni della quota parte loro spettante sono rimandate ad un successivo decreto del MEF.
BANCOMAT VIETATO - La Lega propone anche di «limitare il ricorso alle carte di debito per il pagamento delle giocate», perchè spesso, «pur di continuare, i giocatori sono disposti ad indebitarsi ulteriormente aggirando, con l'utilizzo della carta di debito, i limiti imposti al prelievo di contanti». In caso di violazione di questa norma, si rischia una sanzione amministrativa da 1.000 a 10mila euro.
CONTRASTO ALL'ILLEGALE - L'articolo 6 comprende una serie di misure dedicate al contrasto del gioco illegale o irregolare e vieta «l'apertura ed attività di soggetti che effettuino la raccolta di gioco attraverso l'utilizzo di CTD con operatori esteri privi di concessione governativa». Inoltre, «l'esercizio dell'attività da parte di soggetti che effettuano la trasmissione dati verso operatori di scommesse esteri in possesso di concessione governativa è soggetto al versamento di una fidejussione bancaria o assicurativa a prima richiesta». Infine, «il poker con vincita in denaro, in tutte le sue varianti, non è ammesso all'interno dei circoli privati», come pure le slot e le VLT. Sono previste «sanzioni amministrative di natura pecuniaria, fino al provvedimento di chiusura dell'esercizio».
MSC/Agipro
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