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Attualità e Politica

10/07/2018 | 16:45

Giochi, Spallone (Luiss): “Cresce solo la raccolta, la spesa degli italiani è costante negli anni”

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RACCOLTA SPALLONE SISTEMA GIOCO ITALIA

ROMA - «I dati economici oggettivi sul settore giochi in Italia ci dicono una cosa importante: la raccolta negli ultimi anni è cresciuta, ma la spesa è rimasta costante nel tempo, intorno ai 18 miliardi e mezzo. Questo vuol dire che i consumatori hanno scelto un livello di spesa e lo mantengono costante». Lo ha detto Marco Spallone, professore di Economia all'Università di Pescara e Luiss, nel corso dell'incontro sul futuro dell'industria del gioco legale, in corso a Roma in Confindustria. «Ciò che è cambiato negli anni è la distribuzione tra margine degli operatori e quota erariale. Al riguardo, vediamo che dal 2012 a oggi c'è stata una inversione di tendenza. Nel 2012 rispetto alla spesa complessiva il 56% rimaneva agli operatori, il 44% andava allo Stato. Nel 2017 il rapporto si è rovesciato: 48% agli operatori, 52% all'erario». La pressione erariale, fa notare ancora Spallone, si registra soprattutto nel settore degli apparecchi. «Lo possiamo notare facendo un semplice raffronto internazionale: in Italia gli apparecchi sono tassati al 62%, considerando non quanto viene raccolto, ma più correttamente la spesa effettiva. Nel Regno Unito sono al 25%, in Francia al 38%». 
Nel corso del convegno, Sistema Gioco Italia, che ha organizzato l'incontro, ha annunciato la volontà di chiedere un confronto al Governo, sulla base di dieci proposte sul settore, riassumibili in: interventi di razionalizzazione dell'offerta; innalzamento qualitativo dei punti gioco (bar, tabacchi, sale dedicate); riqualificazione della filiera e formazione degli operatori; implementazione di linee guida nazionali sull'impatto urbano e la comunicazione; revisione della disciplina del prelievo erariale sui singoli giochi; rafforzamento della regolamentazione del gioco online; regolamentazione della pubblicità; espletamento del bando di riassegnazione delle concessioni del Bingo; riforma complessiva del settore dell'ippica. In particolare, sul tema pubblicità si parla di una valutazione preventiva dei messaggi, consolidamento del monitoraggio e del divieto totale della pubblicità dei soggetti privi di concessione statale. La prospettiva, insomma, è regolare, non vietare.

MF/Agipro

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