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Attualità e Politica

19/02/2020 | 10:53

Relazione GDF 2018: obiettivi strategici conseguiti anche con interventi su giochi e scommesse illegali

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Relazione GDF 2018 giochi scommesse illegali

ROMA - «Nel 2018 l’attività della Guardia di Finanza è stata finalizzata a perseguire alcuni obiettivi strategici» come il «contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, attraverso l’esecuzione di interventi ispettivi (anche in materia di accise, tributi doganali, giochi e scommesse illegali)»: è quanto si legge nella relazione 2018 della Guardia di Finanza, trasmessa al Senato dal Viminale. «Al 31 dicembre 2018, gli obiettivi sono risultati ampiamente conseguiti, dal momento che è stata data completa attuazione ai 21 piani operativi previsti, mediante l’esecuzione di 106.798 interventi di natura fiscale, di cui 10.845 indagini di polizia giudiziaria a contrasto dei reati tributari, nonché in materia di giochi e scommesse, accise e contrabbando».
«Il comparto dei giochi e delle scommesse, basato sul regime del monopolio statale, è stato caratterizzato da una notevole espansione, dovuta principalmente al recupero e all’emersione di ampi spazi di mercato un tempo ad appannaggio dell’illegalità, divenendo un’importante fonte di entrate per il bilancio dello Stato», si legge. «Tuttavia, l’ampliamento dell’offerta di gioco ha anche generato riflessi negativi in tema di salute pubblica, dovuti all’ampliamento dei disturbi connessi al gioco d’azzardo patologico. In ragione di quanto dinanzi delineato, nel corso del 2018, l’attività della Guardia di Finanza è stata rivolta da un lato, ad aggredire tutte le forme di illegalità che interessano il settore: dal mancato pagamento dei tributi, ai fenomeni di abusivismo, alla presenza di organizzazioni criminali nella gestione delle attività lecite e illecite e all’utilizzo del settore per finalità di riciclaggio; dall’altro, a tutelare il corretto funzionamento del mercato dalle distorsioni provocate da operatori privi delle concessioni e delle autorizzazioni previste dalla legge e a salvaguardare i consumatori e le fasce più deboli, prime fra tutte i minori, da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia».

«L’azione del Corpo nel peculiare settore di servizio è stata espletata nel quadro di due distinti piani operativi denominati: “giochi illegali”, per il contrasto dei fenomeni d’illegalità e abusivismo nei settori dei giochi, compresi quelli online, delle manifestazioni a premio e di sorte locali; “scommesse illegali”, mirato a prevenire e reprimere gli illeciti che interessano le scommesse e i concorsi pronostici, inclusi quelli online», si legge ancora nella relazione. In particolare, «l’attività operativa dei Reparti si è sviluppata, in primo luogo, attraverso controlli di natura amministrativa, svolti anche mediante “piani coordinati di intervento”, eseguiti a livello nazionale sia in forma autonoma, sia in sinergia con le altre Forze di polizia e con la collaborazione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, questi ultimi disposti nell’ambito del “Comitato di Alta Vigilanza per la prevenzione e repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori”» e del «cosiddetto “piano Balduzzi”, il quale prevede la pianificazione annuale, da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e della Guardia di Finanza, di controlli specificamente destinati al contrasto del gioco minorile nei confronti di esercizi dove sono installate “newslot” o vengono accettate scommesse, in prossimità di istituti scolastici, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto», continua la relazione. «Per la scoperta e la repressione delle più gravi e complesse forme di frode e di illecito - si legge ancora nella relazione GDF 2018 - le unità operative del Corpo hanno svolto indagini di polizia giudiziaria». La Guardia di Finanza, inoltre, «ha fornito il proprio contributo anche per arginare la diffusione del gioco abusivo via internet procedendo ad un continuo monitoraggio del web, volto all’individuazione di condotte illecite e alla verifica dell’avvenuta inibizione dei siti di gioco non autorizzati».
MSC/Agipro

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