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Attualità e Politica

18/10/2016 | 16:25

Stabilità 2017, Baretta (MEF): "Esclusa nuova sanatoria per agenzie estere non autorizzate"

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Stabilità 2017 Baretta mef sanatoria ctd

ROMA - Nella manovra 2017 non è prevista una nuova sanatoria per i bookmaker esteri senza autorizzazione per operare in Italia. Lo ha detto il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta rispondendo all'interrogazione presentata in Commissione Finanze dal senatore Giuseppe Vacciano (Misto). Un'eventuale sanatoria, la terza dopo quelle già approvate nelle ultime due leggi di stabilità, «comporta delicate valutazioni, considerati anche i profili comunitari della vicenda», e «la ristrettezza dei tempi non consente di affrontare» questo tema «in sede di predisposizione della manovra di bilancio per il 2017», ha spiegato Baretta, che ha fornito anche dati sulla regolarizzazione dei CTD prevista dalla legge di stabilità 2015. «Ha riguardato 2.192 punti vendita - che comunque già insistevano sul territorio dello Stato ma nell’ambito della rete illegale di raccolta». Dal processo di regolarizzazione «sono derivate entrate a titolo di up front fee e Imposta unica versata in acconto e a saldo per anni pregressi per 44,3 milioni di euro, nonché ulteriori 43 milioni circa a titolo di imposta, sempre relativa al 2015».

Riordino giochi: "Questione gestita dal Governo, il 27 ottobre la Conferenza Unificata"

Per quanto riguarda l’intesa da raggiungere in Conferenza Unificata sulla redistribuzione del gioco sul territorio, "la questione è gestita dal Governo e sarà affrontata e potrà trovare soluzione con la collaborazione dei soggetti interessati, Regioni ed enti locali". E’ la risposta del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta all’interrogazione presentata in Commissione Finanze dal senatore Giuseppe Vacciano (Misto). Il tema, ha confermato Baretta a margine della seduta di oggi, sarà affrontato in Conferenza Unificata il prossimo 27 ottobre: "per ora non c’è nessuna novità, nei prossimi giorni ci saranno ulteriori incontri tecnici", ha detto.

Sanatoria CTD: "87,3 milioni di euro dalla regolarizzazione di 2.192 punti scommesse"

Dalla regolarizzazione dei CTD prevista dalla legge di stabilità 2015, "che ha riguardato 2.192 punti vendita - che comunque già insistevano sul territorio dello Stato ma nell’ambito della rete illegale di raccolta - sono derivate entrate a titolo di up front fee e Imposta unica versata in acconto e a saldo per anni pregressi per 44,3 milioni di euro, nonché ulteriori 43 milioni circa a titolo di imposta, sempre relativa al 2015". Sono i dati illustrati dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta all’interrogazione presentata in Commissione Finanze dal senatore Giuseppe Vacciano (Misto) che chiedeva un chiarimento sui numeri della sanatoria per i centri trasmissione dati privi di concessione in Italia.

Contrasto al gioco illegale: "Controlli hanno generato contenzioso, procedimenti si completeranno negli anni successivi"

"I controlli eseguiti sulla base della legge di stabilità per il 2015 hanno generato un vasto contenzioso che comporta una dilatazione dei tempi per la conclusione dei procedimenti e la riscossione dell’imposta dovuta per il gioco" con i ’totem’ (apparecchiature che consentono il collegamento con piattaforme di gioco non regolari riferibili a soggetti privi di concessione e di autorizzazione). Tali procedimenti "potranno completarsi solo negli anni successivi". E’ la risposta del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta all’interrogazione presentata in Commissione Finanze dal senatore Giuseppe Vacciano (Misto) che chiedeva un chiarimento sulle somme recuperate dal contrasto al gioco illegale e ai "totem". "L’orientamento maggioritario della giurisprudenza, specie in riferimento alle apparecchiature che offrono giochi promozionali (i cosiddetti ’totem’ che rappresentano la parte prevalente di tale mercato illecito), richiede la prova documentale e tecnica che, mediante tali apparecchiature venga effettivamente offerto gioco con vincita in denaro (non essendo sufficiente la sola presenza, nell’esercizio commerciale, di apparecchiature che “consentano” il gioco con vincite in denaro)". Questo orientamento "ha rallentato ancor di più l’attività di controllo e di accertamento ed ha reso necessario un intervento chiarificatore in via normativa". Per superare tale impasse, "la legge di stabilità per il 2016 ha previsto una modifica legislativa che si sta rilevando ben più efficace per il recupero dell’evasione" che "ha mostrato anche un effetto deterrente importante: il gioco irregolare sui ’totem’ è succedaneo a quello, regolare, sulle slot. Ora, si osserva che nonostante l’aumento della tassazione complessiva di 2,5% (pari a un incremento di oltre il 15%), la raccolta tendenziale del 2016 riferibile alle slot risulta superiore di oltre un miliardo a quella del 2015": tale aumento - spiega infine Baretta - potrebbe essere "riferito, in parte, alla normativa di cui si è detto".

MSC/Agipro

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