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Attualità e Politica

10/04/2019 | 13:27

Stanleybet scrive al Consiglio di Stato: “Bando scommesse elimini discriminazioni, serve chiarezza su contenziosi tributari”

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Stanleybet Consiglio di Stato Bando scommesse

ROMA - Il bando per l’assegnazione dei punti scommessa dovrà avere requisiti di partecipazione aperti e non discriminatori per «realmente consentire agli operatori qualificati, anche di altri Stati Membri, di accedervi e di aggiudicarsi le concessioni».

E’ quanto si legge nella lettera che Stanleybet nel mese di marzo ha inviato ai giudici del Consiglio di Stato e che Agipronews ha potuto visionare in esclusiva.

Servirà inoltre chiarire, sottolinea ancora Stanleybet, «se il contenzioso pendente in materia penale e tributaria potrà essere ritenuto, per i nuovi entranti, causa di decadenza dalla concessione, oltre che motivo ostativo all'aggiudicazione», l’eventuale applicazione di queste misure dovrebbe essere «enunciata in modo chiaro, preciso e univoco, soprattutto nei confronti degli operatori, quali Stanley, già illegittimamente esclusi» dai precedenti bandi di gara.

Una nuova gara non può essere indetta «senza aver prima risolto il "nodo" della rimozione degli effetti delle discriminazioni pregresse subite da Stanley per effetto dei tre bandi precedenti», in caso contrario emergerebbero «nuovi profili di criticità e di contrarietà al diritto dell'Unione, e pertanto a nuovi contenziosi». «Ignorare le questioni di fondo ancora irrisolte nate dai precedenti bandi di gara - si legge ancora - finirebbe per delegittimare anche il nuovo sistema dei giochi, mettendo a rischio la sua tenuta e stabilità».

Il documento inviato da Stanleybet sottolinea ancora «l'esigenza che tutti gli operatori possano partire dallo stesso blocco di partenza, in particolare, non avvantaggiando ulteriormente quelli già presenti sul mercato. Questi ultimi, infatti, già beneficiano e continueranno a beneficiare delle proroghe delle loro concessioni». Il bando dovrebbe in ogni caso garantire «a tutti gli operatori pari libertà, prima e dopo l’aggiudicazione della gara, nella scelta dei luoghi dove collocare i punti vendita», in modo da «favorire l’accesso dei nuovi entranti e di pervenire a configurazioni di mercato più efficienti».

PG/Agipro

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