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Attualità e Politica

16/02/2018 | 14:37

Imposta scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): “Dal Governo tante chiacchiere e soluzioni zero, con la proroga la situazione si complicherà”

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Ughi Obiettivo 2016

ROMA - “Il Governo italiano ha mostrato di essere recidivo: non ha cambiato la sua modalità nella gestione delle concessioni scommesse, anzi oggi la situazione è ancora più grave, visto che si perpetuano gli stessi sbagli, la proroga nella legge di stabilità ne è l’esempio”. E’ quanto dice Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, commentando ad Agipronews la sentenza della Corte Costituzionale sul pagamento dell’imposta unica da parte dei centri collegati a bookmaker non autorizzati.

“Allo stato attuale, è facile prevedere che il rinvio in Corte di Giustizia Europea annunciato da Stanleybet (con l’operatore che lamenta una doppia imposizione contraria ai principi comunitari ndr) potrebbe terminare con un giudizio in loro favore. Nel frattempo il Governo non ha risolto nulla, si è limitato a far passare il tempo e questo atteggiamento produrrà altri guai: il nuovo rinvio in Corte Ue allo stato attuale, con una proroga almeno per tutto il 2018, darà un ulteriore vantaggio a afferma che una situazione discriminatoria non è stata risolta. Tante chiacchiere, ma soluzioni zero”. Per gli operatori del settore, dice ancora Ughi, al danno si aggiunge una beffa, visto che “i soldi che verranno versati dai punti non autorizzati andranno in tasca allo Stato, di certo non a chi fino a oggi è sempre stato in regola, pagando le tasse e subendo uno svantaggio commerciale”.

PG/Agipro

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