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Attualità e Politica

02/05/2022 | 16:00

Esports, Adm: "Chiusura delle sale notizia priva di fondamento, le attività fermate erano fuori regola"

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adm sale gioco

ROMA - La chiusura di tutte le sale "Lan" dedicate ai videogiochi e agli eSport del territorio nazionale «sono totalmente destituite di ogni fondamento». È quanto precisa in una nota l'Agenzia Dogane Monopoli dopo la notizia della chiusura di due locali specializzati a Bergamo e Ferrara. «L'attività, a seguito di esposto/denuncia, è stata sviluppata al fine di verificare l'osservanza delle imposizioni tributarie in materia di gioco e con riguardo alla corretta applicazione della normativa volta alla tutela e alla salute dei minori - si legge nella nota - Ha interessato, esclusivamente, quattro esercizi commerciali all'interno dei quali, a titolo oneroso, venivano messe a disposizione del pubblico apparecchiature da intrattenimento tra cui rientrano anche i videogiochi».

L'Agenzia sottolinea che «a dimostrazione della mancata veridicità delle notizie diffuse» in merito al presunto stop di tutte le sale "Lan",  «in uno dei quattro casi sottoposti a controllo, l'operatore commerciale ha esibito e messo a disposizione degli ispettori, la documentazione amministrativa attualmente riconosciuta corretta per l'esercizio dell'attività di gioco nella sala LAN». Il che ha portato la Direzione Giochi e «riconoscere la legittimità dell'attività posta in essere dal soggetto privato e, pertanto, di concludere l'ispezione amministrativa senza alcun rilievo né contabile né amministrativo».

È dunque evidente, stando alla nota di ADM, che «lo scopo dei controlli eseguiti lo scorso fine settimana è stato quello di accertare il rispetto delle norme attualmente vigenti, con il fine di tutelare proprio gli operatori del mercato delle sale LAN che mettono a disposizione la strumentazione di gioco in modo legale e responsabile».

Nei restanti tre esercizi sottoposti all'attività di controllo dell'Agenzia, si specifica che si è invece «provveduto a redigere verbali di sequestro amministrativo ai sensi della legge 689/81, per le apparecchiature destinate al gioco, prive di ogni forma di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato».

In particolare, in uno di questi tre casi, «lo stesso operatore, all'atto della presentazione della segnalazione certificata d'inizio attività all'Ente comunale, dichiarava di installare videogiochi che, tuttavia, erano completamente privi di certificazione e titoli autorizzatori», sottolinea l'Agenzia.

Alla luce di queste vicende, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli puntualiza quanto segue: «Tutte le manifestazioni di settore, comprese le fiere tematiche e l'esercizio del gioco nelle stesse sale LAN, non sono in alcun modo pregiudicate se svolte nel rispetto delle regole di settore e che le notizie diffuse non rispondono alla realtà dei fatti». E ancora: «In questo senso, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli fornisce le corrette informazioni agli operatori economici che, in un contesto altamente tecnologico, vogliono investire in maniera legale e responsabile nel settore garantendo in tal modo lo sviluppo dell'industria dell'intrattenimento e la libera iniziativa imprenditoriale».

RED/Agipro

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