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Attualità e Politica

17/10/2020 | 13:34

Lockdown in Lombardia, Acadi-Fiegl-Sgi: “Rispettati protocolli e prescrizioni: gioco legale nel mirino, ci spieghino perché”

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ROMA - "E' davvero sorprendente la posizione della Regione Lombardia che parla di "Misure di contrasto a fenomeni sociali a rischio contagio" e sospende tutte le attività di gioco legale. Sorprendente e preoccupante dal momento che il settore del Gioco Legale ha scrupolosamente seguito le linee guida per la riapertura delle attività di gioco varate dalla Conferenza Stato Regioni ed ha adottato specifici protocolli verticali - preventivamente condivisi con le Organizzazioni Sindacali - ancor più restrittivi, a presidio e tutela della sicurezza e della salute di dipendenti, giocatori e fornitori. Siamo poi sinceramente preoccupati per le anticipazioni che circolano sull'imminente Dpcm del Presidente Conte che, stando ad alcune indiscrezioni, sembrerebbe ancora una volta poter contenere elementi di discriminazione per il settore, con possibili ulteriori chiusure delle attività”. Queste le dichiarazioni di Acadi, Associazione Concessionaria dei Giochi Pubblici - Confcommercio, Fiegl, Federazione Italiana Esercenti Gioco Legale – Confersercenti, Sistema Gioco Italia – Confindustria-Sit, che rappresentano le componenti del commercio, produttive ed industriali, del comparto del gioco pubblico. "Confidiamo nella ragionevolezza del Governo: tutti gli operatori della filiera hanno adottato protocolli seri e condivisi, non ci risulta alcun rilievo a carico del settore, le attività sono state portate avanti nel rispetto scrupoloso dei protocolli sottoscritti, non registriamo assembramenti o focolai in nessuna delle strutture e, in sintesi, non è mai stata evidenziata nessuna criticità nella gestione del settore. Una scelta di chiusura da parte del Governo determinerebbe un danno enorme ed incalcolabile negli effetti per l'industria, per il commercio, per gli esercenti, per tutti gli operatori della filiera del settore del gioco legale e per i loro dipendenti, per lo stesso Stato. Danni economici e sociali. E' arrivato il momento che si dimostrino attenzione, coerenza e chiarezza". 

RED/Agipro

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