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Attualità e Politica

13/03/2018 | 16:19

Casinò di Campione, la crisi è trasversale: a rischio anche dipendenti pubblici e pensionati

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ROMA - I conti del Casinò di Campione d'Italia rendono complicato ogni esercizio di ottimismo. Ai 33 milioni di debiti nei confronti del Comune, bisogna aggiungere 39 milioni da restituire alle banche, conteggiati a fine 2016. In tali condizioni il rischio di ricadute occupazionali è concreto. La società di gestione ha già avviato una procedura che prevede il taglio di 156 dipendenti, sui circa 500 attualmente impiegati. Anche il sindaco Salmoiraghi ritiene necessari i sacrifici: «Abbiamo passato 40 anni di benessere assoluto grazie al casinò – ha detto in un incontro pubblico dello scorso gennaio, davanti a parte dei duemila abitanti dell'exclave - adesso siamo diventati poveri e non c'è niente di male: dobbiamo lavorare per sopravvivere, facendo sacrifici. Servirà una dieta lacrime e sangue». La crisi si trasmette trasversalmente anche agli impiegati pubblici. «Circa 100 dipendenti comunali sono troppi per un comune delle nostre dimensioni - ha detto ancora Salmoiraghi. Anche loro dovranno farsi carico della situazione, con un taglio orizzontale del 20 per cento degli stipendi». E la “cura dimagrante” toccherà perfino i più anziani:  «I sussidi comunali che al momento vengono versati ai pensionati saranno limitati solamente a chi versa in effettive condizioni di povertà». 

(MF/Agipro)

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