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Attualità e Politica

14/12/2018 | 15:51

Ricorsi, licenziamenti e la nomina di un commissario: il Casinò di Campione ora è un rebus

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casinò campione fallimento

ROMA - Tutto rimandato all'anno nuovo. L'udienza in Corte d'Appello, nella quale ieri si doveva discutere il ricorso inoltrato contro il fallimento del Casinò di Campione d'Italia, è stata rinviata al 17 gennaio. Il ricorso è stato presentato dal Comune, dalla società di gestione della casa da gioco e dalla Banca Popolare di Sondrio, in qualità di creditrice. E proprio una richiesta dell'istituto bancario, che ha chiesto una controreplica scritta ai curatori fallimentari, ha provocato lo slittamento. I giudici hanno dato tempo alle parti fino al 31 dicembre per presentare le memorie e fino al 9 gennaio per aggiungere deduzioni e osservazioni, fissando, appunto, la nuova udienza al 17 gennaio.

Se il ricorso avesse successo, sarebbe possibile riaffidare l'incarico alla vecchia società, il cui socio unico è il Comune di Campione, e riaprire in tempi brevi le porte del Casinò. Nel frattempo, però, si sarà concluso l'iter di licenziamento dei 482 lavoratori della casa da gioco, la cui cessazione ufficiale del rapporto lavorativo è fissata al 31 dicembre. Ulteriore elemento che va ad inserirsi in una situazione già intricata, ieri il Parlamento ha approvato il Decreto Fiscale, nel quale è prevista la nomina di un nuovo commissario che guidi il Casinò a una nuova gestione.

RED/Agipro

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