Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 28/03/2024 alle ore 20:45

Attualità e Politica

08/05/2020 | 13:35

Fase 2, pronte le linee guida di Confcommercio: "Aziende pronte a riaprire in sicurezza"

facebook twitter pinterest
confcommercio linee guida fase 2

ROMA - Dopo l'avvio della fase 2, da Confcommercio arrivano alcune linee guida per la riapertura delle imprese del commercio al dettaglio, della ristorazione, del turismo e dei servizi. Il documento, che affronta la questione riaperture in termini di filiera, evidenzia la necessità di una regia nazionale per la definizione delle regole di sicurezza che devono essere poche, certe e sostenibili dal punto di vista economico per le imprese. Alla base delle linee guida, scrive la Confederazione, c'è la capacità di autoregolarsi degli imprenditori, già dimostrata con le attività che sono rimaste aperte in questi mesi.
Tra le linee guida contenute nel documento: fornitura di dispositivi di protezione individuale e adozione di misure organizzative, come smart working o turni di lavoro, per ridurre al minimo le presenze e garantire il distanziamento tra lavoratori e rispetto a terzi (clienti, fornitori, ecc.); individuazione della procedura da seguire, rispondente alle disposizioni di igiene pubblica, in caso di sintomi da coronavirus per lavoratori o terzi presenti nel luogo di lavoro; esposizione in azienda di tutte le informazioni, procedure e misure igienico-sanitarie e comportamentali per essere conosciute da lavoratori e terzi che accedono ai luoghi di lavoro. 

Altro criterio base, la presenza sul luogo di lavoro di adeguati sistemi per il lavaggio e la disinfezione delle mani e la distinzione tra pulizia e igienizzazione degli ambienti, affidata direttamente agli imprenditori, rispetto alla sanificazione prevista soltanto in specifici casi. Viene richiesto poi un intervento normativo che chiarisca una volta per tutte due aspetti specifici: che l'eventuale infezione di un lavoratore, con relativa copertura da parte dell'Inail, non comporti responsabilità per il datore di lavoro che dimostri di avere adottato e attuato le misure di prevenzione dal contagio e che questa stessa procedura venga adottata anche per terzi che accedono ai luoghi di lavoro. Sarà infine necessario - conclude Confcommercio - fornire indicazioni certe e le relative strumentazioni ai medici di base per consentire loro di certificare il rientro al lavoro in totale sicurezza dei lavoratori che siano risultati assenti per malattia. RED/Agipro

(foto Pxfuel)

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password