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Attualità e Politica

17/03/2020 | 15:30

Coronavirus, il BGC chiede al Governo inglese di salvare i posti di lavoro nel settore del gioco

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coronavirus bgc

ROMA - Il Betting and Gaming Council (BGC) ha sollecitato il Cancelliere del Regno Unito, Rishi Sunak, a fornire un rapido aiuto per salvare migliaia di posti di lavoro nel settore del gioco, gravemente penalizzato dall’emergenza legata al Coronavirus. La BGC ha affermato che la priorità immediata è rappresentata dal costo del lavoro. Pertanto, l’organo di controllo britannico ha chiesto al Cancelliere di allungare i tempi per pagare le scadenze di Pay as you Earn (PAYE) e National Insurance Contributions (NIC).

La BGC ha inoltre chiesto una sospensione temporanea dei periodi di consultazione, nonché un sgravio delle aliquote commerciali e il tempo per pagare i dazi e l'imposta sulle società. Il BGC, attraverso una ricerca interna, ha stimato che nella scorsa settimana il numero di clienti in alcuni casinò è sceso fino al 90%. I punti fisici di scommesse hanno subito perdite fino al 60% per l’annullamento di moltissimi eventi sportivi: ultimo in ordine di tempo il Grand National, in programma a Liverpool il 4 aprile, cancellato questa mattina. Lo stop a quasi tutto lo sport professionistico ha inciso anche sulle scommesse online, sebbene esse si piazzino da remoto. In mancanza di eventi di rilievo, si riducono drasticamente le giocate.

"La priorità immediata dell’industria del gioco è la possibilità di pagare il personale", ha affermato il CEO del BGC, Michael Dugher. “Abbiamo urgentemente bisogno di un sostegno temporaneo del governo per aiutare a coprire i costi del personale, gli sgravi e il tempo necessari per pagare dazi e tasse, nonché l'accesso ai finanziamenti”. L’organismo britannico ha evidenziato l'azione intrapresa dai governi di altri paesi europei per salvaguardare i posti di lavoro: in Spagna viene fornito un sostegno temporaneo da parte del governo in cui il 70% dei salari è coperto dal governo mentre in Francia è stato presentato un piano per garantire 300 miliardi di euro di prestiti a sostegno delle imprese.

GB/Agipro

 

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