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Attualità e Politica

09/12/2020 | 14:53

Coronavirus, De Raho (Antimafia): "Contrasto a infiltrazioni mafiose funziona, Adm osservatorio straordinario"

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coronavirus de raho adm

ROMA - Il sistema di contrasto alle mafie nell'accesso a finanziamenti e appalti nell'ambito dell'emergenza coronavirus «credo che stia funzionando e anche molto bene: sono state numerosissime le indagini che hanno evidenziato i movimenti delle organizzazioni criminali e dei pregiudicati per reati di mafia». Lo ha detto il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, intervenendo a #UNLOCK_IT, seconda edizione di SUDeFUTURI, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia, che si tiene da oggi all'11 dicembre a Palazzo dell'Informazione, a Roma. I risultati, secondo il procuratore, sono arrivati perché «abbiamo una legislazione sia in materia antimafia che in materia anticorruzione che è la prima nel mondo, e dall'estero guardano a essa come un modello. Nello stesso momento c'è la specializzazione delle forze di polizia, in primis la Guardia di Finanza nel suo percorso di accertamento economico-finanziario. Poi c'è l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che rappresenta un osservatorio straordinario. Con loro come procura Nazionale antimafia abbiamo avviato un tavolo tecnico, insieme allo Scico della Gdf, sulla criminalità organizzata proprio per anticipare i movimenti della criminalità, sia per anticipare i movimenti nell'ambito dei finanziamenti sia per quanto riguarda la corruzione», ha spiegato ancora. 

Anche nei prossimi mesi il contrasto alle infiltrazioni mafiose andrà avanti. «Ovunque abbiano occasione di creare profitto le mafie si pongono come soggetto al pari degli altri soggetti economici. La loro fisionomia oggi è diversa, le società di capitali attraverso cui si mimetizza la partecipazione mafiosa sono numerosissime. E numerosissimi sono i percorsi paralleli portati avanti», ha spiegato Cafiero De Raho. Per il procuratore la strada è sempre quella «di procedere in parallelo con prevenzione e repressione. Sulla base degli strumenti posti dalla legge, da un lato interdittive antimafia e controlli, e approfondimenti dalle procure distrettuali antimafia, dalla procura nazionale, dalla Guardia di Finanza, dall'Agenzia delle Dogane e Monopoli, e dai Ros e dalla polizia di Stato con i suoi reparti specializzati. Questa è la prevenzione, l'impedimento all'accesso ai finanziamenti; dall'altro la repressione con sequestri e arresti, che stanno continuando», ha aggiunto. RED/Agipro

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