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Attualità e Politica

29/11/2018 | 09:52

Scommesse, Easy World al Consiglio di Stato contro la decadenza della concessione

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easy world consiglio di stato

ROMA - Arriverà entro una settimana l'ordinanza della Quarta sezione del Consiglio di Stato sull'appello presentato dalla società di scommesse Easy World - bookmaker che ha aderito alla sanatoria prevista dalla legge di stabilità 2016 - contro il provvedimento di decadenza dell'Agenzia Dogane e Monopoli.
La decadenza della concessione, decisa dall'Amministrazione lo scorso gennaio, era stata disposta per il mancato pagamento dell’imposta unica del primo quadrimestre 2017 - che la società sosteneva di aver versato, sebbene in ritardo, prima di ricevere la notifica dell’avvio del procedimento. I Monopoli avevano contestato anche il ritardo nella richiesta di verifica tecnico funzionale, il mancato collegamento dei punti vendita al totalizzatore, il mancato invio dei dati e irregolarità nelle modalità di raccolta. Secondo il Tar Lazio, che a metà ottobre ha respinto il ricorso di Easy World, l'impugnazione del provvedimento è stata «irrimediabilmente tardiva», perché è arrivata più di tre mesi dopo la comunicazione dei Monopoli. In primo grado sono state giudicate inammissibili anche le note dei Monopoli inviate alla società dopo la decadenza: tali documenti non hanno portato «al superamento delle ragioni poste alla base dell'atto».

Secondo la società si è però creato «un nodo processuale complesso». Il Tar ha dichiarato irricevibile il ricorso perché non è stato impugnato il documento originale sulla decadenza di gennaio 2018; per Easy World, tuttavia, il provvedimento non era impugnabile, poiché è stato successivamente sospeso dalla stessa Agenzia, che ha aperto una nuova istruttoria sulla situazione della società. Easy World ha poi presentato ricorso contro le successive note dei Monopoli, di fine aprile, con cui l'Amministrazione confermava la decadenza. «Per una questione squisitamente formale l'operatore rischia di non avere un giudizio di merito. A prescindere dall'esito, il rischio è di non avere nessun confronto sulle censure presentate, soprattutto sui pagamenti dovuti e versati dalla società», hanno spiegato i legali di Easy World. Un punto contestato dall'Avvocatura di Stato, per la quale è insuperabile il dato della mancata impugnazione del primo provvedimento.

La società, infine, ha fatto presente la situazione di urgenza dei lavoratori. Dopo la sentenza del Tar, l’Agenzia Dogane e Monopoli ha dato seguito alla decadenza della concessione, disponendo il distacco dal totalizzatore nazionale dell’intera rete dell’operatore, 181 punti scommesse dislocati in tutta Italia. «Solo una minima parte dei punti è stata ricollocata, la maggior parte rimane ferma, creando una situazione di grande disagio», hanno concluso gli avvocati. LL/Agipro

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