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Attualità e Politica

12/05/2017 | 13:07

Giochi, fuori dal carcere per ludopatia? Disco rosso dalla Cassazione

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giochi cassazione ludopatia

ROMA - Il differimento di una condanna per disturbi psichiatrici è ammissibile solo nel caso in cui venga dimostrata l’incompatibilità tra la detenzione in carcere e lo stato di salute del condannato. Così la Prima sezione penale della Corte di Cassazione nella sentenza che ha dichiarato infondato il ricorso di un imputato contro il Tribunale di Sorveglianza di Roma. Il ricorrente aveva presentato istanza di affidamento ai servizi sociali e di detenzione domiciliare a causa di un disturbo dell’attenzione “e l'ancor più grave sindrome da gioco d'azzardo”. “L’insorgenza di una grave infermità psichica o di una patologia psichiatrica  - ricorda la Cassazione - impone al giudice l'obbligo di disporre il ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario o in casa di cura e custodia del condannato affetto da infermità psichica tale da impedire l'esecuzione della pena”. Nel caso in questione, i giudici supremi ritengono che il Tribunale abbia agito correttamente: “Dopo avere escluso che l'entità della pena da espiare consentisse di accedere alle misure alternative della detenzione domiciliare e dell'affidamento in prova, ha evidenziato l'insussistenza in concreto delle condizioni necessarie per la concedibilità allo stesso del differimento dell'esecuzione per l'accertata sussistenza di un disturbo da deficit di attenzione con iperattività che persiste anche nell'età adulta e dipendenza dal gioco d'azzardo”. LL/Agipro

 

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