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Attualità e Politica

04/07/2017 | 16:31

Giochi, Astro: “Il Consiglio di Stato farà chiarezza sui danni del distanziometro"

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ROMA - Toccherà al Consiglio di Stato aprire un nuovo fronte sulla questione del “distanziometro”. L’associazione Astro ritiene probabile l’intervento dei giudici di Palazzo Spada in merito alle distanze minime imposte dagli enti locali a slot e sale giochi. Meno di una settimana fa i giudici hanno deciso di affidare a un perito l’analisi sull’“effetto espulsivo” del distanziometro altoatesino. “Il Consiglio di Stato ha deciso di vederci chiaro - scrive Astro in una nota - ed è altamente probabile che promuoverà una nuova questione di legittimità costituzionale del distanziometro, spianando la strada alla rimozione di tutte le normative sulle distanze minime introdotte imprudentemente dai legislatori locali”. Se condo l'associazione “le leggi regionali sul distanziometro sono basate sul presupposto, in parte errato, che la Corte Costituzionale, si sia già espressa sulla legittimità dei divieti di insediamento e installazione nel raggio dei luoghi sensibili”. In realtà, spiega Astro, con la sentenza n.300 del 2011 la Consulta ha “solamente risolto un conflitto di attribuzioni tra Ente Locale legiferante e Stato, applicando l’articolo 117 della Costituzione”. Da ciò “scaturisce l’assioma secondo il quale gli enti locali possano stabilire qualsiasi distanza, imponendo anche il trasloco (o la espulsione) agli apparecchi e agli insediamenti commerciali già presenti ed operanti, e non solo vietando nuove installazioni”. C’è differenza, si legge ancora, “tra il potere di introdurre un divieto parziale (la tutela del luogo sensibile che tale è veramente), e il potere di introdurre un divieto totale”. Su quest’ultimo punto la questione è stata solo sfiorata nella sentenza della Consulta sulla legittimità della legge regionale pugliese: l’effetto espulsivo, “benché rilevante come argomento, non poteva estendersi a una “questione sostanzialmente incentrata sul tema della competenza”. Il nuovo capitolo si apre invece con le ordinanze del Consiglio di Stato. “Nel frattempo - conclude Astro - i veri danneggiati restano i cittadini, che dagli amministratori hanno avuto, per tanti anni, una risposta inefficace al problema del gioco patologico”. RED/Agipro

 

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