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Attualità e Politica

03/05/2021 | 12:15

Giochi e distanziometro, Tar Puglia salva sala scommesse: Questura di Taranto bocciata sul "nodo ingressi" di una scuola

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ROMA - Punto a favore per gli operatori di giochi al Tar Puglia. Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso presentato dal titolare di una sala scommesse di Taranto, a cui la Questura aveva annullato la licenza di pubblica sicurezza necessaria per l'attività. Una decisione presa sulla base della presunta violazione del "distanziometro" previsto dalla legge regionale sul gioco, che impone almeno 250 metri di distanza tra le sale giochi e luoghi sensibili come istituti scolastici e chiese. In questo caso era stata contestata all'esercente l'eccessiva vicinanza a una scuola. Tuttavia, fa notare il Tar nella sentenza, la licenza risultava «al momento del suo rilascio, conforme al dettato» della legge regionale. Il rispetto della distanza minima era stato verificato «dalla Polizia Municipale di Taranto ed attestato dalla stessa». La misurazione, in quel caso, era stata effettuata dalla sala a un ingresso secondario della scuola, vista l'inagibilità del primo. «Non può certo inficiare la validità della licenza amministrativa l’astratta possibilità di ripristinare l’utilizzo dell’ingresso principale», scrivono i giudici bocciando l'argomentazione posta alla base dell'annullamento. L'eventuale ripristino «si sostanzierebbe in una circostanza sopravvenuta al rilascio della licenza» e quindi non può essere un motivo per annullarla. Vista la particolarità della situazione la Questura avrebbe dovuto mettere in campo «uno specifico sforzo motivazionale» per motivare l'annullamento, «che doveva sostanziarsi nell’esposizione puntuale delle ragioni fondanti la prevalenza dell’interesse pubblico alla rimozione della licenza rispetto al contrapposto interesse privato». La decisione dell'Amministrazione è invece stata presa «in maniera del tutto generica» ed è stata annullata dal Tar.

LL/Agipro

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