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Attualità e Politica

30/10/2018 | 13:03

Giochi in sciopero, Ughi (Obiettivo 2016): “Il caso pugliese ha fatto traboccare il vaso, il settore ha trovato il coraggio di protestare”

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ROMA - «Il settore giochi può trovare il coraggio di protestare a livello nazionale contro decisioni che mettono a rischio la sua sopravvivenza, e quello che è accaduto oggi lo dimostra». Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, commenta la manifestazione degli operatori di gioco a Bari, contro la legge regionale antiludopatia, e l’appoggio solidale arrivato ai lavoratori pugliesi da parte dei gestori delle sale giochi in Emilia Romagna, oltre che da quelli in Toscana e in Lombardia, che oggi hanno scioperato in concomitanza con il sit-in barese. «Come associazione abbiamo chiesto l’appoggio dei nostri associati e di diffondere la richiesta anche ai non associati. La risposta è stata massiccia», continua Ughi, spiegando che «il “distanziometro” previsto in Puglia è in realtà la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La situazione per chi lavora nel settore è difficilissima e l’appoggio alla Puglia è un chiaro segnale che gli addetti del settore hanno bisogno di regole certe e soprattutto ragionate». A questo proposito Ughi ribadisce l’idea che «un settore produttivo come quello del gioco non può essere eliminato. L’aggiornamento delle regole è necessario, ma deve essere un processo che oltre al Governo deve coinvolgere anche chi è parte integrante del settore. Un conto è riorganizzare, un conto è eliminare». L’amministratore di Obiettivo 2016 auspica dunque «un momento di riflessione, affinché anche il Governo riconsideri alcune norme elaborate più per attività “comunicativa” che risolutiva; c’è un settore sull’orlo dell’esplosione, con una base compatta che è pronta a farsi sentire. Non è un problema di lobby, ma di interesse generale: per lo Stato, per i lavoratori del settore, per i cittadini», conclude. LL/Agipro

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