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Attualità e Politica

22/12/2017 | 11:00

Cambia la legge toscana, Spinelli (Cons. Regionale): «Distanze minime anche per i corner scommesse»

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legge toscana Spinelli Distanze minime corner scommesse

ROMA - La legge regionale sui giochi della Toscana non è in conflitto con l'accordo Stato-enti locali siglato lo scorso 7 settembre. Non dovrebbe quindi ripetersi un altro “caso Piemonte”, che in queste settimane sta preoccupando il Governo. Lo sostiene Serena Spinelli, consigliera regionale di maggioranza, ricordando che la norma toscana «si applica solo alle nuove aperture e installazioni di apparecchi» e non va quindi a interferire né con la riduzione nazionale delle slot, limitata dall'Esecutivo al 35%, né con il dimezzamento dei punti di gioco.
La Spinelli (Mpd) ha competenza specifica sui giochi: è lei la prima firmataria di una proposta di modifica alla legge regionale (la cui discussione in Consiglio è fissata al prossimo 10 gennaio), in base alla quale anche i centri di scommesse devono sorgere a non meno di 500 metri dai punti sensibili. «In realtà – precisa la Spinelli - le sale scommesse, in quanto spazi dedicati in via esclusiva al gioco, rientrano già dal 2013 negli obblighi di distanza minima previsti dalla legge regionale. In base alla nuova definizione, invece, si andrebbero a comprendere nell'obbligo di distanza minima dai luoghi sensibili anche le strutture dedicate in via non esclusiva (i cosiddetti corner, ndr)». Fuori dalla stretta del distanziometro restano Lotto, Gratta e Vinci e Superenalotto, non soggetti a licenza ex articolo 88 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
La proposta di modifica Spinelli non è la sola in campo. Anche l'opposizione ne ha presentata una, a firma Marco Stella (Fi), vicepresidente del Consiglio Regionale. Tra i provvedimenti, l'ampliamento dei punti sensibili e la riduzione dello 0,92% dell'aliquota Irap per gli esercizi che disinstallino completamente gli apparecchi. Prevarrà lo spirito bipartisan, secondo la Spinelli: «Siamo al lavoro per la scrittura di un testo di legge che metta il più possibile insieme le due proposte».
MF/Agipro

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