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Attualità e Politica

25/02/2016 | 08:45

Milleproroghe, il Senato dice no ai tre ordini del giorno sui giochi

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ROMA - Sono stati preclusi dall'aula del Senato i tre ordini del giorno sui giochi presentati durante l'esame del decreto Milleproroghe, a cui ieri sera è arrivata la fiducia di Palazzo Madama. Il primo, quello della senatrice Paola Pelino (FI) impegnava il Governo a prorogare «di un anno il  termine  del  1°  gennaio  2017» previsto dalla legge di stabilità 2016, secondo cui «possono  essere  rilasciati solo nulla osta per apparecchi che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto». Quello di Daniela Donno (M5S) impegnava «il Governo a procedere a una definitiva attuazione di quanto previsto dalla normativa» riguardo la «definizione del sistema di valutazione dei funzionari di gara», nelle nomine dei componenti le giurie di trotto e galoppo, «tenendo conto e nel rispetto concreto dei criteri di efficienza ed economicità, secondo modalità che assicurino un’equa distribuzione territoriale». Infine, l'ordine del giorno di Maria Spilabotte (PD) chiedeva di «valutare l’opportunità, per  quegli  operatori  che  abbiano  aderito alla  sanatoria» per i centri scommesse collegati a bookmaker esteri «in  maniera  rilevante  ovvero  che  abbiano  presentato  un’istanza di regolarizzazione di almeno 700 centri di una proroga per il perfezionamento  delle  adesioni  delle  istanze  già presentate,  di  almeno  60 giorni dalla data prevista dalla normativa». FP/Agipro

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