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Attualità e Politica

21/11/2017 | 16:10

Piemonte, Pentenero (Giunta): «Avanti con la legge regionale, almeno fino all’approvazione della manovra»

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ROMA - «Una volta che la legge di bilancio sarà effettiva dovremmo fare nuove valutazioni» sulla legge regionale per il contrasto alla ludopatia. Lo ha detto oggi l'Assessore all'Istruzione Giovanna Pentenero, in rappresentanza della Giunta, nel corso del Consiglio regionale del Piemonte. «Le difficoltà attuative sono legate agli articoli che si riferiscono ai Comuni per l'identificazione degli orari e per la chiusura delle sale che non rispettano distanze - ha spiegato la Pentenero - È legittimo che il presidente Chiamparino abbia evidenziato le criticità mosse dal Governo, fermo restando che la Giunta non può che dare attuazione a quello che l'Aula ha approvato». Secondo l’assessore, dunque, l’eventuale revisione della legge dipenderà dal contenuto della legge di bilancio, in particolare le disposizioni dell’articolo 90, secondo cui le Regioni «adeguano le proprie leggi in materia di dislocazione dei punti vendita del gioco pubblico all’intesa sancita il 7 settembre 2017 in sede di Conferenza Unificata». Solo allora, ha spiegato la Pentenero, «si dovrà valutare se, eventualmente, la nostra norma non è in linea». Nel frattempo l’assessore rivendica la legittimità della legge regionale: «È assolutamente coerente con quello che prevede l’accordo sancito in Conferenza Unificata. Nel corso dell'interlocuzione con Baretta è stato fatto presente che la nostra legge potrebbe causare una riduzione del gettito fiscale, almeno secondo interpretazione del Governo. Questo però se il numero di macchine eliminate fosse effettivamente superiore a quello previsto dall'accordo; parliamo però di una stima che non è stata suffragata da nessun dato certo e dal nostro punto di vista la nostra legge è pienamente rispettosa dell'accordo». Sulle ordinanze emanate dai singoli Comuni per gli orari di chiusura, infine, l'assessore dice «che non possono essere inferiori alle tre ore: alcuni Comuni hanno provveduto all'emanazione dell'ordinanza, poi hanno interrotto la propria attività a causa dei ricorsi presentati contro i provvedimenti. Le finalità previste dalla legge, comunque, sono assolutamente condivise e la Giunta non può che darne attuazione, così come è stato definito dall'Aula». SA/Agipro

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