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Attualità e Politica

03/05/2018 | 19:39

Giochi, Ufficio Parlamentare di Bilancio: “Dalla regolarizzazione dei Ctd 40 milioni in più per l'Erario nel 2017”

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ROMA – La nascita e lo sviluppo dei centri trasmissione dati (i cosiddetti Ctd) e le delicate ripercussioni sul settore dei giochi sono parte del Focus pubblicato oggi dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio sul mercato italiano dei giochi. Lo studio ricorda che «la presenza di numerosi operatori stranieri ha fatto proliferare sul nostro territorio un numero elevato di punti di vendita, di cui alcuni facenti capo a operatori con concessione ottenuta in Italia e altri facenti capo a operatori esteri con licenza ottenuta presso altri paesi della UE, definiti anche come Ctd, che agiscono sul nostro territorio per conto di un concessionario estero, sottostando alla legislazione fiscale del paese di riferimento e non a quella italiana». La presenza dei Ctd ha portato «ad aprire numerosi contenziosi rispetto alla individuazione del paese di riferimento che avrebbe dovuto applicare la tassazione. Il Governo, con le leggi di stabilità per il 2015 e per il 2016, ha previsto una sanatoria per le agenzie di scommesse collegate ai bookmaker esteri prevedendo un contributo una tantum di 10.000 euro oltre all’imposta unica pregressa per poter legalizzare la loro presenza in Italia». Al momento, riconosce il Focus, «la situazione rimane ancora complessa da risolvere, ma le sanatorie hanno prodotto di recente alcuni effetti in termini di emersione della raccolta proveniente dai Ctd». Dal 2016, soprattutto nel campo delle scommesse sportive, questo processo di regolarizzazione ha avuto un notevole impulso «raggiungendo l'11 per cento della raccolta, cifra che dovrebbe più che raddoppiare nel corso del 2017 portandosi al 25 per cento, per un ammontare pari a circa 1,5 miliardi, che comporterebbero aumenti di entrate erariali per circa 40 milioni. Il settore delle scommesse ippiche, invece, risultando meno esposto alla concorrenza dei Ctd, potrebbe contribuire nel 2017 a una riemersione di circa 5 milioni di euro».

MF/Agipro

 

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