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Attualità e Politica

26/10/2018 | 12:02

Slot, Astro: “Criticità e storture nei contratti con i concessionari, ci rivolgeremo all’Antitrust”

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ROMA - La questione contrattuale tra concessionari e gestori sui nulla osta d’esercizio delle slot finirà al vaglio dell’Antitrust. Il Comitato di Presidenza dell’associazione Astro, si legge in una nota, ha dato mandato a un importante studio legale italiano per denunciare all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato «criticità e storture che stanno provocando un effetto espulsivo di tanti nostri associati che gestiscono imprese virtuose, sempre distintesi per serietà, rispetto delle regole e fedeltà fiscale». Il nodo è quello della disponibilità dei nulla osta necessari per la sostituzione delle vecchie macchine con le nuove, oltre all’aumento degli oneri a carico delle società di gestione per le autorizzazioni all’esercizio delle slot.

«La denuncia - spiega Astro - ha lo scopo di sottoporre all’attenzione dell’Autorità Garante atti e comportamenti che hanno snaturato il senso del complessivo apparato normativo e il ruolo di alcuni soggetti (nello specifico i Concessionari nella gestione delle reti telematiche) che, di fatto, sono divenuti operatori di mercato in concorrenza con coloro su cui dovrebbero esercitare il controllo e a cui dovrebbero garantire (nel rispetto delle regole) l’accesso al mercato stesso». L’Autorità «dovrà dunque verificare se si siano realizzate – e da parte di chi – situazioni di abuso di posizione dominante e se il mercato dell’esercizio degli apparecchi per il gioco lecito con vincita in denaro sia caratterizzato da storture anticoncorrenziali in grado di assegnare potere e profitti ad alcuni ed espellere ingiustamente altri».

La questione posta da Astro riguarda il quadro normativo che «dovrebbe garantire agli operatori del gioco lecito il diritto di esercitare la loro attività d’impresa e godere della tutela che la legge garantisce a qualsivoglia imprenditore, pur in presenza di concessioni e di regole giustamente stringenti». Tale pluralità di soggetti «è sempre stata una risorsa in tutte le direzioni, da quella economica (con conseguente salvaguardia degli interessi erariali ed occupazionali) a quella di controllo diffuso e capillare di legalità». La denuncia dell’associazione, conclude la nota, è quindi «un atto dovuto a tutela di tanti operatori, vessati su più fronti, che rischiano ingiustamente di chiudere i battenti». LL/Agipro

 

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