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Attualità e Politica

21/11/2017 | 17:06

Piemonte, Astro scrive agli otto prefetti della regione: “Un’ordinanza urgente per far realizzare dai Comuni una mappatura dei luoghi sensibili”

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ROMA - I prefetti intervengano per evitare il “crac” delle imprese di gioco in Piemonte, emanando un’ordinanza che orienti l’azione amministrativa dei Comuni, spingendoli ad eseguire un’analisi territoriale sui luoghi sensibili da cui vanno allontanate le slot machine, come prevede la legge regionale. E’ quanto chiede l’associazione di gestori Astro in una lettera inviata agli otto prefetti del Piemonte, dove la legge regionale metterà fuori gioco gran parte delle slot sul territorio.
Non esiste, sottolinea Astro, una «mappatura – su base comunale – dei luoghi sensibili da cui calcolare il percorso pedonale distanziante, unitamente alla mancata comunicazione agli esercenti del loro eventuale insediamento in un percorso “sotto-distanza”». L'azione dei Comuni, che dovrebbero sanzionare l’inottemperanza all’obbligo di rimozione degli apparecchi legali dai bar e dai tabacchi della Regione, diventa, dunque, estremamente complessa e problematica. La norma regionale «abolisce e non regolamenta un’attività economica che lo Stato ha autorizzato originariamente su base nazionale». La conseguenza è «la massiccia espulsione, nell’arco dei prossimi giorni, di circa 2.000 lavoratori tutti residenti in Piemonte». Sarebbe quindi opportuno l'intervento del prefetto per quella che può essere definita una «crisi industriale “politicamente' indotta”» che «impatta sull’ordine pubblico». Secondo Astro, un intervento del Prefetto potrebbe «introdurre ogni possibile supporto tecnico di attuazione che scongiuri effetti sociali evitabili», ma soprattutto potrebbe sottoporre «l’iter attuativo della legge ad un più elevato scrupolo – prudenza – trasparenza – tutela dei diritti di difesa dei cittadini e dei lavoratori». Sempre l'intervento prefettizio potrebbe garantire «l'effettiva e controllabile linearità amministrativa degli iter sanzionatori». Astro ricorda, infatti, che «l'effetto massivamente espulsivo» che provoca la legge regionale, è in «palese contrasto» con l'accordo raggiunto il 7 settembre scorso in Conferenza Unificata, e che esiste un «rilevante danno erariale per il quale la Corte dei Conti sarà attivata». «Una intera filiera industriale – prosegue Astro - autorizzata dallo Stato è oggetto di un ordine di sfratto dal territorio piemontese, in virtù di una legge» che «abolisce e non regolamenta un prodotto sottoposto a riserva statale per ragioni di ordine pubblico». Infine, conclude la lettera, è evidente la correlazione tra scomparsa del gioco legale e “ri-comparsa” di quello illegale, favorito dalla liberazione del mercato dal “presidio del prodotto legale e controllato dallo Stato”.

 

RED/Agipro

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