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Attualità e Politica

06/10/2021 | 14:50

Slot, Tar Lombardia annulla i limiti orari di Treviglio (BG): per i giudici necessario consultare Adm e gli operatori

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ROMA - Nuova decisione a favore degli operatori di gioco da parte del Tar Lombardia. Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso presentato da una società di noleggio slot machine - rappresentata dall’avvocato Massimo Piozzi - e ha annullato l’ordinanza sindacale del 2020 di Treviglio (BG), con la quale è stato disposto lo stop gli apparecchi da gioco dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12.30 alle 14.30, e dalle 23 all’1. Così come nella decisione analoga di due giorni fa, relativa all’ordinanza di Fara Gera d'Adda, il tribunale amministrativo ricorda che in generale «le fasce orarie sono idonee a intervenire sul fattore di rischio» e a prevenire la ludopatia. Il punto «è però se la riduzione degli orari di gioco sia una misura realmente necessaria» per contenere il gioco patologico collegato collegato a slot e videolottery.
Per il Tar, «non vi è nel Comune di Treviglio un’emergenza sanitaria, visto l’esiguo numero di residenti in cura presso i Servizi per le Dipendenze per problemi legati al gioco d’azzardo patologico (0,072% della popolazione adulta)». Secondo una stima del Comune vi sarebbero oltre 700 giocatori problematici, ma «trattandosi di un numero stimato, la consistenza del fenomeno è solo ipotetica». Tale dato «è quindi utile per impostare politiche di sensibilizzazione rivolte ad alcuni segmenti della popolazione, ma troppo disomogeneo e impreciso per costituire il fondamento di misure limitative del gioco». Per il Collegio c’è poi un ulteriore elemento sottovalutato dall’ordinanza, «costituito dalle potenzialità tecnologiche degli apparecchi AWP e VLT». La nuova generazione di apparecchi prevista dalla legge di stabilità 2016 dà la possibilità «di procedere verso una situazione di accesso selettivo al gioco» e di una maggiore tutela dei consumatori.
Inoltre, così come previsto dalla Conferenza Unificata, «è quantomeno necessario che gli enti locali consultino l’Agenzia Dogane e Monopoli prima dell’introduzione di una disciplina restrittiva nei rispettivi territori». In questo confronto, conclude la sentenza, «può essere utile anche il coinvolgimento dei gestori, o dei rappresentanti dei gestori, per comprendere in quale misura l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche possa in concreto prevenire o limitare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico».
LL/Agipro

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