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Attualità e Politica

28/02/2019 | 14:12

Tassa da 500 milioni, Tribunale di Roma: "Importi dovuti vanno calcolati sul volume di raccolta degli apparecchi"

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ROMA - La tassa da 500 milioni extra per slot e vlt prevista dalla legge di stabilità 2015 non può essere ripartita secondo il criterio del numero di macchine, ma in base a quello della progressività. Lo ha stabilito il Tribunale di Roma sul caso sollevato da un gestore - difeso dall'avvocato Massimiliano Ariano - che si era opposto al decreto ingiuntivo con cui il suo concessionario di riferimento gli aveva intimato il pagamento della quota. Nell'ordinanza pubblicata martedì, con cui è stata sospesa l'esecutività del decreto ingiuntivo, il Giudice scrive che dopo la legge di stabilità 2016 il criterio di riparto dei 500 milioni non è più quello basato su «un dato fisso» (numero di macchine)», ma legato «alla partecipazione alla distribuzione del compenso sulla base dei relativi accordi contrattuali» spettante a ciascun operatore della filiera. Per questo il Giudice ha disposto «la sospensione della provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto, in ragione della prospettata riformulazione del quantum alla luce della intervenuta normativa di interpretazione autentica sopra citata, stante, altresì, la considerevole somma oggetto del giudizio».
La decisione, spiega in una nota l'avvocato Ariano, «è di estrema importanza in quanto impone, laddove confermata in sentenza, una rideterminazione dell’importo dovuto per ogni macchina». Finora, continua, i concessionari hanno chiesto ai gestori «il pagamento di un importo determinato solo ed esclusivamente sul dato fisso quale numero di apparecchi e non già sul dato dinamico come il volume di raccolta delle giocate per ogni singola macchina». Il Tribunale di Roma «ha invece chiarito che il criterio del numero di macchine non è più applicabile in quanto sostituito dal criterio della «progressività basato sul volume di raccolta delle giocate per ogni singola macchina». LL/Agipro

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