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Attualità e Politica

06/07/2021 | 11:50

Gioco in Italia, il Rapporto Luiss Business School-Ipsos: attività “tollerata” e poca conoscenza da parte degli utenti, ecco come prospera l'offerta illegale

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Gioco Italia Rapporto Luiss Ipsos offerta illegale

ROMA - Non tutti i giocatori sono consapevoli del grado di illiceità del gioco. Dal Rapporto sul gioco Luiss Business School-Ipsos emerge la difficoltà ad orientarsi nella scelta dei siti e dei luoghi di gioco, non avendo degli inequivocabili parametri di scelta. Per esempio, solo il 44% dei giocatori illegali online verifica che sui siti ci sia il simbolo dell'Agenzia Dogane e Monopoli (47% tra il totale dei giocatori), gli altri si affidano alle recensioni (39% vs 42% del totale) e al consiglio di conoscenti o amici (41% vs 30% del totale). Del resto gli stessi simboli sono poco noti, ad esempio quello di ADM è conosciuto solo dal 48% dei giocatori illegali online (55% del totale dei giocatori online).
Il giudizio sul gioco illegale denota una certa indulgenza da parte di molti giocatori: solo 2 italiani su 3 ritengono che si possano avere problemi con la legge, percentuale che scende a 1 su 2 tra i giocatori illegali. Soprattutto una parte di essi, di poco superiore al 20%, ritiene che il gioco illegale non sia dannoso, ma sia solo una possibilità in più per giocare. A riprova di questo, il 22% di chi lo pratica, giudica il gioco illegale come attività tollerata per cui non dannosa. Tutto sommato è un modo in più per divertirsi che non genera effetti negativi, anzi aiuta a tenere i soldi "sul proprio territorio" (23%). 
Il giocatore illegale, si legge ancora, lo considera «un momento per concedersi un ulteriore svago all’interno di una vita già abbastanza piena di soddisfazioni». È proprio l'inclinazione al rischio, non percepito come particolarmente elevato, a portare verso il gioco illegale. La tolleranza rispetto ai comportamenti illegali sembra però essere in contrasto col percepito generale del gioco illegale, che è stigmatizzato come un problema serio da parte dell’86% degli italiani e anche dal 69% dei giocatori illegali. L'apparente contraddizione – conclude il report – indurrebbe ad affrontare la questione del gioco illegale come una sorta di evasione fiscale: è diffusa, è difficile essere scoperti, non appare un crimine particolarmente grave, garantisce vincite più elevate ed è poco percepito il collegamento con le organizzazioni criminali.
LL/Agipro

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