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Attualità e Politica

05/07/2022 | 19:50

Giochi, De Bertoldi (Fratelli d'Italia): “Il riordino non avverrà in questa legislatura, lotta alla ludopatia e legalità siano pilastri della riforma”

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Giochi De Bertoldi (Fratelli d'Italia): “Il riordino non avverrà in questa legislatura lotta alla ludopatia e legalità siano pilastri della riforma”

ROMA - 

Non credo che questa legislatura vedrà il riordino del gioco; arriva il periodo della legge di bilancio e credo di conseguenza che sarà la prossima legislatura ad occuparsi della riforma del sistema. Questa dovrà tener conto del fatto che ci sono comuni o regioni una diversa dall’altra e partire da una base di omogeneità normativa.  Poi mi chiedo che tipo di riforma si vorrà fare, se una che vuole poche sale altamente specializzate per lo più lontano dai centri dove il ludopatico si rifugia o una che punta all’intrattenimento che rappresenta una fonte di divertimento? Questo è il primo bivio da affrontare perché ludopatia e legalità devono essere i due pilastri che reggono la riforma”.  Lo ha detto Andrea de Bertoldi (Fratelli d'Italia), nel corso della presentazione dei risultati dell’Osservatorio sul gioco pubblico istituito da SWG e IGT Lottery nell’ambito dell’evento “Giocare da grandi. Le rilevazioni dell’Osservatorio sul gioco pubblico 2020-2022” promosso da Formiche. 

“L’altro aspetto dovrà essere la salute dei giocatori. L’operatore del gioco è il primo avamposto della legalità perché chi meglio di lui è in grado di riconoscere colui che gioca oltre i propri limiti? Dobbiamo responsabilizzare gli imprenditori del gioco. Quando ci saranno i bandi per i rinnovi delle concessioni cosa dobbiamo aspettarci? Che la PMI italiana venga espulsa per far arrivare i grandi player stranieri o ci aspettiamo un sistema di bandi che si basa su molte concessioni con numeri ridimensionati? Oggi c’è più responsabilità nel settore dei giochi e mi auguro che si apra un’era di confronto sulle ragioni dell’economia, della salute pubblica e che la politica possa dare risposte a imprenditori che hanno bisogno di investire con certezza”, ha proseguito De Bertoldi. Infine una riflessione sul mondo dei giochi e dei giocatori: “Sarebbe il caso di parlare di un “Gioco pride” riconsiderando il concetto di libertà. Non bisogna essere giudicati perché si gioca; questi ultimi anni hanno visto il settore del gioco colpito in modo importante, per essere politicamente corretti bastava parlar male del gioco. Perché se uno ragiona si rende subito conto di quanto l’illegalità abbia poco a cuore la cura della persona, è diventato corretto parlar male del gioco, anche di quello legale. Così è cresciuta l’illegalità”; conclude.

RED/Agirpo

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