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Attualità e Politica

30/06/2022 | 12:14

Giochi, Scardovi (As.tro): "Istituzioni e associazioni insieme per tutelare il settore, necessari interventi sulla fiscalità"

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Giochi Scardovi (As.tro): Istituzioni e associazioni insieme per tutelare il settore necessari interventi sulla fiscalità

ROMA - Dalle sfide più urgenti per il settore dei giochi a un cambiamento sulla fiscalità. Questi alcuni degli argomenti affrontati da Francesco Scardovi - consulente fiscale dell'associazione As.tro e membro del suo tavolo permanente - in un'intervista a Gioconews. «Abbiamo davanti un biennio complicato e fondamentale per il futuro di migliaia di imprese italiane e dei loro dipendenti, con due sfide determinanti. Prima di tutto la legge di riforma del settore. Dovremo adoperarci affinché sia equa, efficace e idonea a risolvere le distorsioni territoriali - ha ricordato Scardovi -  In stretta correlazione con il riordino, c’è poi la stesura delle nuove regole dei bandi di gara che, secondo quanto auspico, dovranno essere accessibili anche ad aggregazioni di piccole e medie imprese, con regole chiare e non modificabili». Tale lavoro «dovrà comportare un rapporto ancora più stringente e costante sia con le Istituzioni politiche, centrali e periferiche, che con l'Agenzia Dogane e Monopoli. Ma occorre anche lavorare insieme alle altre associazioni ed aggregazioni che stanno già dando il loro contributo».
Sul contrasto al gioco patologico Scardovi ritiene che occorra favorire «l’intrattenimento e la diffusione dei giochi più light, con costi di giocata e vincita inferiori, anziché concentrare e specializzare il gioco in grandi centri dell’azzardo, che ci dovranno essere ma senza reprimere i punti di raccolta generalisti e le piccole sale» Sarai poi necessaria una corretta informazione, «campagne comunicative adeguate» che forniscano «dati certi e non ‘truccati’ a seconda degli obiettivi che si vogliono perseguire». Importantissimo sarà anche il ruolo del gestore: «È necessario dare maggiore riconoscimento alla figura imprenditoriale che si occupa della raccolta. Si tratta di imprese che operano sul territorio e rappresentano quindi il primo presidio e strumento di controllo per lo Stato».
Per quanto riguarda la fiscalità, Scardovi afferma che « è urgente intervenire: il gioco, sia terrestre che on-line, per essere competitivo deve tornare a restituire ai giocatori quote di somme giocate più elevate ed in linea con gli altri Paesi europei». Come primo passo «sarebbe necessario partire da un intervento sulla tassa della fortuna che colpisce anche vincite modeste, a tutto discapito del giocatore. Per il resto, «deve valere lo stesso principio della fiscalità a livello generale: non è aumentando le tasse che automaticamente aumentano le entrate. Occorre uniformare ed armonizzare la tassazione sul margine, come per le scommesse e non sulle somme giocate, con aliquote sostenibili».
RED/Agipro

 

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