Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 19/04/2024 alle ore 15:00

Attualità e Politica

13/05/2023 | 14:48

Giochi e distanziometro, Consiglio di Stato sospende rimozione delle slot machine da una sala di Trento: nuova udienza l'8 giugno

facebook twitter pinterest
Giochi e distanziometro Consiglio di Stato sospende rimozione delle slot machine da una sala di Trento: nuova udienza l'8 giugno

ROMA - Una sala giochi di Trento, a cui era stata ordinata la rimozione delle slot machine perché troppo vicina a luoghi sensibili, potrà continuare a usufruire degli apparecchi almeno fino all'8 giugno. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, che con un decreto ha sospeso in via provvisoria la sentenza del Tar provinciale, accogliendo l’istanza di concessione di misure cautelari monocratiche presentata dalla società ricorrente rappresentata dallo studio Cardia. Al centro della questione, la legge provinciale sul distanziometro del 2015, che vieta l'installazione di apparecchi da gioco a meno di 300 metri determinati luoghi sensibili come scuole o chiese. Nel provvedimento si legge che “il giudice dell'impugnazione può, su istanza di parte, valutati i motivi proposti e qualora dall'esecuzione possa derivare un pregiudizio grave e irreparabile, disporre la sospensione dell'esecutività della sentenza impugnata”. In questo caso, tale gravità è stata evidenziata “soprattutto in relazione alla possibile chiusura dell’attività”. Per questo il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar, fissando all'8 giugno prossimo la camera di consiglio per la trattazione in sede collegiale.

“Oggi viene pubblicato un altro importante decreto cautelare – afferma l'avvocato Geronimo Cardia - che accoglie l’istanza cautelare presidenziale, lasciando le sale aperte in attesa che si discuta nella camera di consiglio dell’8/6/2023 il permanere del diritto a rimanere aperti in attesa della valutazione del merito dell’impugnazione della sentenza del TAR Trento sul distanziometro espulsivo della Provincia. Un altro tassello nella difficile via giudiziale della rimozione dei divieti assoluti delle norme territoriali.  Una rimozione del problema voluta anche dal riordino ancora una volta annunciato e che troviamo nell’articolo 13 della Delega Fiscale in questi giorni in discussione alla Commissione Bilancio della Camera”. 

"Potrebbe essere l’occasione per l’Amministrazione come per il Mef di intervenire intanto anche nei giudizi pendenti, come fatto peraltro anni fa, evidenziando i profili di interesse pubblico sottesi alla necessità della soluzione del problema – prosegue Cardia - Problema peraltro sollevato anche dal Consiglio di Stato nei pareri del 2019 che, proprio registrando la mancata soluzione della Questione Territoriale, hanno fermato lo svolgimento delle gare per le assegnazioni delle concessioni in scadenza e che di fatto hanno obbligato le proroghe cosiddette 'tecniche' (cioè imposte dai problemi della normativa) divenute per giunta oltremodo onerose (con una maggiorazione del 15% sugli importi base giustificata per la pressione inflativa che però il comparto non e’ in grado di scaricare sul prezzo dei propri prodotti, come le aziende di ogni altro comparto, proprio per le caratteristiche della normativa del gioco)”.

GM/Agipro

Foto credits Sailko CC BY 3.0

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password