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Attualità e Politica

14/02/2023 | 13:54

Giochi e distanziometro, Consiglio di Stato: bar troppo vicino a luoghi sensibili, confermata cessazione dell'attività di scommesse

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Giochi e distanziometro Consiglio di Stato: bar troppo vicino a luoghi sensibili confermata cessazione di attività di scommesse

ROMA – I comuni possono comunicare l'ordine di cessazione alle attività di gioco troppo vicine a luoghi sensibili. E' quanto affermato dal Consiglio di Stato, che ha ritenuto inammissibile il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato dal gestore di un bar di Ramiola, frazione di Medesano, in provincia di Parma, a cui il comune aveva ordinato la cessazione dell'attività di scommesse - esercitata all'interno del locale - per la violazione del distanziometro previsto dalla legge dell'Emilia Romagna contro la ludopatia. La normativa del 2013 stabilisce la chiusura delle attività di gioco lecito se collocate a meno di 500 metri da luoghi sensibili come scuole e chiese; in questo caso, l'attività si trovava troppo vicina a una scuola primaria e a un impianto sportivo. I giudici hanno fatto presente che la legge regionale “attribuisce ai Comuni il potere di adottare previsioni urbanistico-territoriali in ordine alla localizzazione delle sale da gioco e delle sale scommesse, nell’osservanza delle distanze minime da luoghi sensibili, su cui i Comuni medesimi sono chiamati a vigilare”. Di conseguenza, la comunicazione del Comune è legittima, poiché non si tratta di un provvedimento di chiusura per il bar, bensì di una “comunicazione della sua inclusione all’interno della mappatura comunale dei luoghi sensibili”, in cui viene affermato che, secondo la legge regionale, è previsto l'obbligo di cessazione dell'attività. Trattandosi poi di una comunicazione da parte del Comune, e non di un provvedimento di chiusura, deve escludersi “la violazione del termine di sei mesi decorrenti dalla comunicazione previsto dalla delibera regionale per la chiusura dei locali”. “Ove la ricorrente non abbia provveduto alla chiusura entro il 31 dicembre 2019” afferma Palazzo Spada, “il Comune, decorsi sei mesi dalla comunicazione, dovrà procedere all’adozione dei provvedimenti consequenziali”.

RED/Agipro

Foto credits Sailko CC BY 3.0

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