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Attualità e Politica

06/02/2023 | 13:03

ICE London, Pubblicità. La Francia pronta a ulteriori restrizioni, la politica inglese difende le sponsorizzazioni sportive: “Club minori a rischio sopravvivenza”

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ICE London pubblicità: la Francia pronta a ulteriori restrizioni la politica inglese difende le sponsorizzazioni sportive: “Club minori a rischio sopravvivenza”

Dal nostro inviato a Londra, Nicola Tani

LONDRA - Il Governo francese prepara una stretta sulla pubblicità. Lo ha confermato a Londra, durante il World Regulatory briefing (Wrb), Isabelle Falque Pierrotin, presidente dell’autorità nazionale di regolazione (AnJ). “nel nostro paese abbiamo un problema con l’eccesso di pubblicità, per questo in ottobre – poco prima dell’inizio del Mondiale di calcio - abbiamo lanciato un codice di condotta. Ora stiamo discutendo se è il caso di aumentare le restrizioni e introdurre nuove misure. Molti operatori stanno andando dritto sul consumatore, attraverso i social media, magari con l’aiuto degli influencer. Dobbiamo però ricordare che stiamo vendendo un prodotto sensibile e lo facciamo attraverso strumenti online molto penetranti”.

Secondo Falque Pierrotin, “L’industria si è spinta troppo lontano negli ultimi anni, anche se durante i mondiali abbiamo notato che ci sono stati meno spot e che sono stati offerti meno bonus: una scelta molto positiva dell’industria, di cui siamo soddisfatti. Ora stiamo valutando diverse misure: orari di esposizione, limitazioni agli influencer, divieto di gioco durante le partite. In Francia abbiamo un database in tempo reale su tutte le operazioni ma lo usiamo solo per controllare la compliance degli operatori, non per verificare i comportamenti problematici. Da qualche mese, i consumatori possono autoescludersi fino a tre anni, il prossimo passo sarà fargli conoscere quanto possono perdere e i veri meccanismi finanziari del gioco”, ha concluso. Le restrizioni su pubblicità e sponsorizzazioni, al contrario, piacciono pochissimo in Inghilterra. Secondo Scott Benton, parlamentare del Partito conservatore, “Il gambling è sorretto da un sistema pienamente legale, non vedo prove che faccia male.

E anche il limite alle sponsorizzazioni, di cui si discute da un po’, potrebbe essere superato dalle ricchissime squadre di Premier League, mentre mette a rischio sopravvivenza i team di Championship (la serie B inglese, ndr) e dei campionati inferiori, oltre a moltissime realtà di discipline sportive minori. Non vedo legami tra sponsorizzazioni e danni provenienti dal gambling. La soluzione, alla vigilia della pubblicazione del “White paper” sul gioco, è consentire a club calcistici un periodo transitorio di un paio d’anni per valutare l’impatto della perdita del sostegno finanziario delle società di scommesse, per poi decidere cosa fare”, ha concluso Benton.

RED/Agipro

Foto Credits vfutscher CC BY-NC 2.0

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