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Attualità e Politica

01/07/2021 | 12:44

Ippicoltura, L'Abbate (M5S): "Riorganizzare il settore ippico, alla Fise la gestione delle attività agonistiche"

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Ippicoltura LAbbate M5S settore ippico Fise

ROMA - Riorganizzare il settore ippico, attribuendo «la gestione delle attività agonistiche legate al cavallo alla Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) le funzioni già trasferite al Mipaaf»: è la proposta di Giuseppe L'Abbate (M5S) al disegno di legge sull'ippicoltura, all'esame della Commissione Agricoltura della Camera.
«Le funzioni proprie già esercitate dalla Fise continuano ad essere esercitate in maniera autonoma, con le inerenti risorse umane, finanziarie e strumentali, compresi i relativi rapporti giuridici attivi e passivi, dalla Federazione», si legge nell'emendamento. Alla Federazione è attribuita anche «la titolarità del segnale televisivo per la trasmissione delle corse». Inoltre «sono fatte salve le disposizioni vigenti in materia di attribuzione delle risorse, di organizzazione, di gestione ed esercizio dei giochi, delle scommesse e dei concorsi pronostici su base ippica». Ogni riferimento all'Unire e all'Assi «riguardante l'organizzazione, l'esercizio e la remunerazione in materia di giochi di abilità, di scommesse e di concorsi pronostici su base ippica, nonché ogni riferimento riguardante le attività di cui al presente comma deve intendersi riferito alla Federazione».
Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, saranno «un Commissario ad acta, nominato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, e un Sub-commissario ad acta, nominato dal Ministro per le politiche giovanili e lo sport su proposta del CONI», a occuparsi della «stipula dello Statuto della Federazione prevedendo, tra l'altro, una adeguata rappresentanza degli operatori ippici e l'istituzione di enti tecnici relativi alle diverse discipline». Saranno «uno o più decreti del Ministro per le politiche giovanili e lo sport di intesa con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e del Ministro dell'economia» a disciplinare «le modalità di trasferimento delle funzioni e la ripartizione, tra il Ministero e la Federazione, delle risorse umane, finanziarie e strumentali». Dal 2021, per «il finanziamento necessario per l'esercizio delle funzioni in precedenza esercitate dal Ministero si provvede sulla base delle somme iscritte nel 2020 nel bilancio del Ministero stesso e destinate alle funzioni trasferite, senza nuovi o ulteriori oneri per la finanza pubblica», mentre «all'onere derivante dalle spese connesse al trasferimento di funzioni e risorse di cui al presente articolo, pari a un milione di euro per il 2021 e il 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale» previsto «nell'ambito del programma "Fondi di riserva e speciali" della missione "Fondi da ripartire" dello stato di previsione del Mef».
MSC/Agipro

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