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Ultimo aggiornamento il 14/11/2025 alle ore 19:00

Attualità e Politica

14/11/2025 | 15:40

Al via le nuove concessioni del gioco online: AGIC ribadisce il proprio impegno su tutela del giocatore e lotta all’illegalità

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Al via le nuove concessioni del gioco online: AGIC ribadisce il proprio impegno su tutela del giocatore e lotta all’illegalità

ROMA - E’ entrato ieri ufficialmente in vigore il decreto legislativo n. 41/2024, che costituisce la base giuridica del riordino del gioco pubblico a distanza attuato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). Con l’avvio della riforma si chiude un’architettura regolatoria che per oltre un decennio ha accompagnato lo sviluppo dell’online, inaugurando un sistema più moderno, stringente e orientato alla tutela del consumatore e al contrasto dell’illegalità.

Le aziende associate AGIC – che rappresentano oltre il 70% del gioco pubblico in concessione – negli anni hanno anticipato questo cambiamento, investendo in nuove tecnologie, sistemi di prevenzione del gioco patologico, strumenti avanzati di controllo e procedure antiriciclaggio, grazie anche al costante supporto e confronto con ADM. La Riforma del Gioco Online, approvata nel marzo 2024 ed efficace da oggi, rafforza questi presìdi introducendo requisiti tecnici, organizzativi e informatici più rigorosi per tutti i concessionari.

L’attesa riforma, pensata per elevare la qualità e la sicurezza del comparto, limita l’accesso alle concessioni ai soli soggetti dotati di solidità finanziaria, struttura adeguata e comprovata capacità di presidiare ambiti cruciali quali compliance, tutela del consumatore, antiriciclaggio e resilienza informatica. Inoltre, i concessionari saranno obbligati ad adottare una serie di misure, introdotte dal DL 41, a tutela dei giocatori e di prevenzione dei rischi:

  • Misure di autolimitazione al gioco da parte del giocatore, relative a tempo, spesa e importi massimi di perdita.
  • Limitazioni basate sugli importi depositati in funzione dell’età del giocatore e dei suoi comportamenti di gioco, secondo protocolli fondati sulle migliori pratiche internazionali e approvati da ADM.
  • Messaggi automatici durante il gioco in tempo reale sulla durata della sessione e livello di spesa, con avvisi al superamento di soglie preimpostate.
  • Contenuti obbligatori relativi a gioco problematico, strumenti di tutela e percorsi di supporto.
  • Strumenti di autoesclusione dal gioco, anche per singole categorie di prodotto
  • Canali di contatto dedicati ai giocatori facilmente accessibili.
  • Procedure di monitoraggio dei livelli di rischio associati ai singoli giochi.
  • Strumenti che consentano al concessionario un controllo più efficace dei giocatori più esposti al rischio di gioco patologico, nel pieno rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali.

Sul fronte del contrasto all’illegalità, come recentemente rilevato anche dal dossier realizzato da Libera, AGIC aveva già lanciato un forte segnale di allarme nel settembre scorso durante il convegno “Mercato legale e gioco pubblico: il ruolo dell’industria”, nel quale è stato presentato uno studio realizzato dalla Luiss Business School con la direzione scientifica del Prof. Alberto Pozzolo, Professore Ordinario di Economia Politica. Lo studio ha evidenziato come il gioco illegale sottragga allo Stato circa 2 miliardi di euro all’anno, alimentando un’economia sommersa che favorisce riciclaggio e altri fenomeni criminali.

L’impegno di AGIC nella lotta all’illegalità è concreto, continuativo e rivolto non solo alla tutela del comparto, ma soprattutto alla protezione del giocatore. L’esperienza dell’associazione e delle sue aziende evidenzia che la consapevolezza dell’utente rappresenta lo strumento più efficace per contrastare i circuiti irregolari. I dati in possesso di AGIC mostrano che circa un quinto dei giocatori utilizza canali illegali e che il 14% lo fa inconsapevolmente, non distinguendo tra operatori autorizzati e non. Questa mancata consapevolezza genera una forte distorsione della percezione del rischio: i giocatori che utilizzano siti illegali o frequentano punti vendita fisici privi di concessione tendono a sottovalutarne i pericoli, mentre chi utilizza coscientemente, anche verificandone la legalità, concessionari dello Stato mostra maggiore attenzione agli impatti del gioco non regolamentato.

La posizione dell’associazione è chiara: il più efficace argine al gioco illegale è una forte presenza del gioco legale. Durante le chiusure del periodo pandemico, infatti, il gioco illegale ha registrato un’impennata significativa, raggiungendo circa 4,4 milioni di giocatori nei canali non autorizzati (dati Osservatorio Luiss 2021). Una rete qualificata di operatori e un ambiente controllato rappresentano l’unica soluzione concreta per proteggere i giocatori e garantire un intrattenimento sicuro e responsabile.

RED/Agipro

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