Proroga bingo, operatore vince al Tar Lazio: no alla maggiorazione prevista dalla legge di bilancio 2023, il canone scende a 2.800 euro

ROMA - Arriva dal Tar Lazio una novità rilevante per i concessionari del bingo, ancora una volta sull'importo dei canoni mensili. Accogliendo l'istanza cautelare presentata da un operatore del settore, il tribunale amministrativo ha riportato il pagamento dovuto a 2.800 euro mensili, confermando il taglio dai precedenti 7.500 euro, nonché lo stop alla "ulteriore maggiorazione" del 15% prevista per la proroga delle concessioni dalla legge di bilancio 2023. L'ordinanza pubblicata oggi ricorda che sulla vicenda dei canoni mensili, così come sulle disposizioni normative che hanno autorizzato la proroga tecnica, si attende la decisione della Corte di Giustizia Europea, chiamata in causa dal Consiglio di Stato. Il Tar ha quindi accolto l'istanza dell'operatore, che aveva presentato ricorso contro il diniego dell'Agenzia Dogane e Monopoli alla richiesta di riduzione il canone. «Si ritiene infatti che la presente controversia non possa essere definita indipendentemente dalla risoluzione delle problematiche evocate dal Consiglio di Stato e rimesse all’attenzione della Corte di Giustizia Ue», scrivono i giudici. Il Tar ha quindi sospeso «l’efficacia del gravato provvedimento di diniego», stabilendo l'importo del canone a 2.800 euro. L'operatore, rappresentato dall'avvocato Cino Benelli, dovrà comunque presentare entro 15 giorni una fideiussione bancaria o assicurativa a garanzia degli interessi patrimoniali dell'Amministrazione.
RED/Agipro

Foto credits wp paarz/Flickr CC BY-SA 2.0

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