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SBC News

21/03/2018 | 16:33

Betting on football a Londra - Schiavolin (Ad Snaitech): ”Senza l’Italia ai Mondiali più innovazione e marketing”

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Betting on football Schiavolin Snaitech

LONDRA - L'assenza dell'Italia ai Mondiali potrebbe rivelarsi una grande occasione. I bookmaker, paradossalmente, dovranno adattarsi alla nuova situazione sia nella “produzione” di nuove tipologie di scommessa che nelle promozioni e nell’azione marketing. D’altro lato, magari, si profilerà la gestione di un rischio più contenuto sul fronte del payout: gli azzurri hanno sempre attirato una grande massa di scommettitori “tifosi”. E’ la sintesi del pensiero di Fabio Schiavolin, Amministratore Delegato di Snaitech, nel corso del suo intervento al “Betting on football” di Londra.

«Sarà una manifestazione più per scommettitori esperti - riflette Schiavolin - che per i cosiddetti giocatori “casual”. Ci sono molte opportunità: potremo tifare per altre squadre o creare quote speciali sui circa 80 giocatori della Serie A che giocano nelle 32 rappresentative nazionali ai mondiali. In rampa di lancio, poi, ci sono i ‘fantasy’ dedicati alla World Cup (solo al fantacalcio classico giocano circa tre milioni di italiani ndr) che in Italia hanno una storia lunga e di successo».

Nessun problema, secondo Schiavolin, per il “live Betting”, anzi «il fatto che si giochi in Russia, senza un fuso orario consistente, faciliterà il gioco in-play. Meno margini per gli operatori ma intrattenimento assicurato e probabile crescita della raccolta che compenserà, auspicabilmente almeno in parte, il calo derivante dall’assenza dell’Italia. In ogni caso, c’è da tenere presente che l’8% dei nostri clienti online non è nato in Italia così come circa il 30% dei clienti delle nostre agenzie non è italiano. Insomma - conclude Schiavolin - si scommetterà lo stesso, anche senza l'italia».

A proposito della situazione politica, Schiavolin ha sottolineato come «molti partiti in campagna elettorale fossero schierati contro il gioco, mentre adesso si parla di coperture da reperire grazie all’industria del gaming». E, a proposito del mercato italiano, emerge come il nostro Paese insieme all'Inghilterra rappresenti un punto di riferimento normativo e a livello di raccolta. Il motivo, conclude l’Ad di Snaitech, è che si tratta di un mercato «super regolamentato con un‘offerta di gioco completa e sottoposta a protocolli di controllo rigidissimi. Un punto sulla gara delle scommesse? E’ difficile da farsi. Non penso si andrà a gara entro quest’anno, ma solo quando il contesto generale sarà più chiaro».

NT/Agipro

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