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SBC News

19/09/2018 | 18:22

Betting on sports - Tennis mania, 60 miliardi giocati ogni anno: l'allarme dei bookmaker sui ritiri "sospetti" dei giocatori

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LONDRA - Circa due miliardi di euro di spesa, oltre 60 di giro d’affari all’anno, una quota di mercato salita dal 3 al 10 per cento nel settore scommesse mondiale nel giro di pochi anni: il tennis si propone nel lungo termine come avversario del calcio nelle preferenze degli scommettitori. È quanto è emerso dal seminario organizzato nell’ambito di “Betting on sports” in corso a Londra. Circa il settanta per cento delle giocate avviene “live”, ormai la velocità delle giocate - e dell’aggiornamento delle statistiche - è l’aspetto decisivo del business. Esiste però una questione di Integrity, sottolineata dal capo del trading di Pinnacle, Marco Blume: «Le scommesse non portano corruzione. La corruzione esiste da sempre. Ogni ipotesi di oscurare i dati sui tornei meno importanti di tennis (i “Challengers”) è letteralmente ridicola, si consegnerebbe il mercato agli operatori illegali e ai frodatori». Leghe sportive, polizie, bookmaker e regolatori - ha aggiunto il Managing director operations di Sportradar, David Lampitt - hanno tutto l’interesse a difendere l’integrità dello sport: «Anche i siti di betting exchange dovrebbero chiudere i mercati, come fanno da anni i bookmaker quando registrano giocate anomale». In questo quadro, Blume sottolinea che due fenomeni proiettano qualche ombra sullo sport: «I matchfixers sono a caccia di informazioni sui giocatori. Sapere che un atleta non ha dormito bene può pesare per un 15 o 20 per cento sulle quote. Poi c’è il tema dei ritiri per infortunio, spesso un atleta lascia una partita e gioca di nuovo dopo pochi giorni. Chi certifica cosa ha avuto?». Il successo del tennis, si è detto a Londra, continuerà ad aumentare a patto che emergano grandi giocatori asiatici, in grado di coinvolgere i super scommettitori del Far East. Meno interessante per i bookmaker è la scommessa sui punti (point Betting), considerata «utile per il marketing». Il tema dell’integrity è stato affrontato anche a proposito dell’apertura del mercato americano del betting: i super professionisti della lotta al match fixing - Essa, Glms, Perform, Genius - concordano sulla necessità di creare piattaforme statali condivise con scambio di informazioni tra regolatori, bookmaker, forze di polizia. La piattaforma statale dovrà essere collegata a una struttura federale, a sua volta linkata con Australia, Asia, Europa, perché la battaglia contro le frodi «non può in alcun modo essere vinta dai singoli stati». 
NT/Agipro

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