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29/03/2021 | 15:55

Giochi, Uk: nel 2020 oltre un miliardo di sterline in meno a causa della crisi Covid, persi 5.000 posti di lavoro

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ROMA - A causa della pandemia da Covid-19, il contributo dell'industria del gioco britannica, sia in termini finanziari che occupazionali, è destinato a diminuire nel 2020: secondo le previsioni, nel 2020 il contributo dell'industria del gioco al Pil britannico sarà inferiore di 1,5 miliardi di sterline rispetto al 2019 e scenderà a 6,2 miliardi di sterline. «In un momento di crisi economica e di enormi pressioni sulla finanza pubblica, l'enorme contributo che le scommesse e il gioco danno al Pil britannico non potrebbe essere più importante», ha spiegato l'amministratore delegato del Betting and Gaming Council, Michael Dugher, commentando i dati del rapporto Ernst & Young sul settore. Con la chiusura di sale giochi, punti scommesse e casinò per gran parte dello scorso anno, è ovviamente previsto un calo delle entrate: per le scommesse al dettaglio è stimata una diminuzione 45% a 1,6 miliardi di sterline. Le entrate del casinò invece caleranno del 70% a 300 milioni di sterline: per quelli di fascia alta, il calo stimato è del 75% a 39 milioni di sterline.
La pandemia ha già portato alla chiusura di 374 negozi di scommesse e di sei casinò e l'occupazione dovrebbe diminuire da 61mila lavoratori diretti a 56mila unità, un dato "attenuato" dalle politiche messe in campo dal governo britannico. Il calo più netto è previsto nei casinò di fascia alta, con una perdita di circa 400 occupati.  «I casinò di Londra, da soli, contribuiscono con 120 milioni di sterline al settore del turismo e non vedono l'ora di essere aperti ancora una volta», ha spiegato il presidente del Betting and Gaming Council, Brigid Simmond.

Guardando al futuro, lo studio di Ernst & Young sul settore giochi ipotizza una ripresa a lungo termine: nel 2023, si stima che il ricavo di rendimento del gioco sarà pari a 11,1 miliardi di sterline, rispetto ai 9,5 miliardi di sterline del 2019. Si prevede un aumento del 31% per le entrate delle scommesse online rispetto al 2019, del 3% per le entrate dei casinò e del 20% per i casinò di fascia alta. Le entrate delle scommesse al dettaglio dovrebbero restare invece al di sotto dei livelli del 2019. Buone prospettive anche per l'occupazione: secondo il rapporto, nel 2022 ritornerà ai livelli del 2019 e nel 2023 potrebbe raggiungere i 63mila dipendenti diretti. 
Con la revisione del Gambling Act attualmente in corso, Dugher si aspetta che il Governo tenga in considerazione l'impatto del settore sull'economia. «Come organismo che rappresenta il settore regolamentato, il Betting and Gaming Council sostiene pienamente la Gambling Review del Governo, la necessità di standard di gioco più sicuri e più elevati e le ulteriori modifiche alle normative, ma è fondamentale che non si mettano a rischio i futuri posti di lavoro e le entrate fiscali di un'industria in crescita», ha concluso l'amministratore delegato. 
MSC/Agipro

 

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