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23/04/2021 | 14:01

Gioco online, Haijer (Egba): "Monopolio norvegese controproducente, il 66% dei giocatori sceglie siti esteri"

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ROMA - Il monopolio di stato sui giochi ha portato la Norvegia «a perdere il controllo del mercato online» nel paese. È l'allarme lanciato da Maarten Haijer, segretario generale della European Gaming and Betting Association. A oggi i due operatori norvegesi - Norsk Tipping e Norsk Rikstoto - sono entrambi di proprietà statale: il primo è responsabile delle lotterie e delle scommesse sportive, mentre il secondo gestisce le scommesse ippiche. Secondo Haijer «non sorprende» che i giocatori norvegesi preferiscano siti di operatori internazionali, che offrono più scelta e potenziali vincite migliori.
«Si stima che il 66% dell'attività di gioco online in Norvegia si svolga su siti esteri, il che significa che il paese ha perso il controllo di oltre la metà del suo mercato online», ha detto Haijer in un intervento sul sito istituzionale dell'Egba. In questo modo lo Stato «perde circa 2 miliardi di corone (200 milioni di euro, ndr) di entrate fiscali ogni anno, e molti dei suoi giocatori non sono protetti dalle leggi norvegesi». Conseguenze opposte rispetto agli scopi del sistema monopolistico, ovvero «controllare il gioco online e proteggere i giocatori. Se i norvegesi giocano su siti internazionali, non c'è modo per lo stato di controllare la loro attività o di tutelarli».
«La Norvegia giustifica il suo monopolio con l'idea che lo stato è in una posizione migliore, rispetto alle società private, per controllare il gioco online e contrastare quello problematico - continua Haijer - Ma questa tesi si basa su un errore: sono le leggi di un paese e le protezioni attuate nei confronti dei consumatori che controllano il gioco online e proteggono i giocatori, non l'esistenza di un monopolio». Il segretario generale descrive i giocatori norvegesi come «esperti di internet» che «cercano attivamente maggiore scelta e alternative». La Norvegia dovrebbe invece implementare un sistema di licenze multiple: l'introduzione di un simile modello, conclude Haijer, consentirebbe di ridurre dal 66% al 5% la percentuale di giocatori norvegesi che punta su siti esteri «entro il primo anno di attuazione». Il sistema creerebbe concorrenza e una maggiore scelta «che incoraggerebbe i norvegesi a giocare con operatori nazionali» che tutelano realmente in consumatori.
LL/Agipro

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