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18/07/2017 | 12:14

Uk, Fantacalcio sotto la lente della Gambling Commission: «Se le leghe sono un business, serve una licenza per organizzarle»

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ROMA - I presidenti delle Fantaleghe sono avvisati: la Gambling Commission, ente che regola e supervisiona il gioco nel Regno Unito, ha ufficialmente invitato gli organizzatori di campionati di Fantacalcio a non spingersi troppo oltre. Se la lega assume una grande rilevanza per partecipanti e premi in denaro, e diventa quindi un business per chi la gestisce, è necessario ottenere una licenza per organizzarla. «Con la prossima stagione alle porte - si legge in una nota della Commissione - ricordiamo agli organizzatori di fantaleghe di assicurarsi di non operare al di fuori della legge». Fanno eccezione, si legge ancora, «i tornei senza premi o fini di lucro, o quelli organizzati su piccolissima scala, come ad esempio tra colleghi di lavoro o abitanti dello stesso condominio». Sotto osservazione anche la promozione degli eventi attraverso i social media: «Un post su Facebook o un Tweet che invitano a partecipare sono assimilabili a una pubblicità per un gioco tradizionale - continua il documento - Pubblicizzare così una lega vuol dire fare business e che quindi c’è bisogno di una licenza per organizzarla». AG/Agipro

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