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Ippica & equitazione

02/09/2022 | 14:19

Ippica, all’Ippodromo Snai La Maura domenica ‘inedita’ e da non perdere con il Gran Premio Marangoni e il Marangoni Filly

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ALL’IPPODROMO SNAI LA MAURA DOMENICA ‘INEDITA’ E DA NON PEDERE CON IL GRAN PREMIO MARANGONI E IL MARANGONI FILLY

ROMA - All'Ippodromo Snai La Maura trotto di Milano primo grande appuntamento della sessione autunno-inverno della stagione, in programma domenica 4 settembre dalle ore 16:30, con il Gran Premio Marangoni e il Gran Premio Marangoni Filly, due prove, una di Gruppo 1 e l’altra di Gruppo 2, che vedono in pista i cavalli maschi indigeni e le femmine indigene di 3 anni per la prima corsa, e le femmine indigene di 3 anni per la seconda. Nel pomeriggio, per le famiglie e i bambini, la possibilità di divertirsi gratuitamente nello spazio animazione i piccoli, oppure provando l’emozione del ‘Battesimo della sella’ su un pony. Per tutti, invece, la possibilità, sempre gratuita, di partecipare al progetto #scoprilamaura, un tour guidato all’interno delle scuderie durante la preparazione dei cavalli da corsa. Ma non è tutto. La giornata a La Maura continua anche nel post-corse con la possibilità di gustarsi un ottimo aperitivo a bordo pista. Tornando ai Gran Premio, la figura di Carlo Marangoni è centrale, visto che è stato uno dei protagonisti del cambio di marcia dell’ippica a Torino: dall’ippodromo di Mirafiori a quello ex novo di Vinovo inaugurato ai primi di settembre del 1961, e il suo grande amore per i cavalli e il trotto fu davvero unico. Lo stesso Gran Premio a lui dedicato, con la prima edizione nel 1965, è accoppiato al Trofeo alla memoria di Fabio Jegher, giornalista, scrittore, produttore cinematografico nato nel 1912, e inventore di quello che poi fu il Totocalcio e il Totip. La sua grande passione per il trotto, così come per i fratelli, lo vide alla guida della Scuderia di Corse Triestina, con la quale ricoprì anche il ruolo di presidente dagli inizi degli anni Settanta fino ai primi dell’Ottanta. Jegher, da proprietario, ebbe a che fare con nomi tipo Lemon Dra, gli americani Classy Rouge e Mad Speed, oltre agli indigeni Amarante, Galdiolo, Salemi, Toto di Jesolo, Zigoni. Ma vediamo nel dettaglio tutto il programma all’Ippodromo Snai La Maura nel pomeriggio di domenica.

PROGRAMMA PRIMA CORSA – PREMIO GENERALE DEL PINO

Anziani di categoria E/F affidati ai Gentleman alle prese sui 1650 metri. Amarcord abbassa parecchio il tiro rispetto alle solite frequentazione e si propone come chiaro punto di riferimento. Tamboss nonostante il numero è la scontata alternativa. Visto del Nord con il nuovo training può inserirsi, mentre Velascquez Lux, in pista anche venerdì, Tacabanda Fi al top ma alle prese con avversari molto più tosti, Alcoy dei Greppi che si augura corsa mossa che ne esalti il finale e l’ospite Baria Risaria Trgf sono sorprese.

SECONDA CORSA – PREMIO CIAC MAT

Condizionata per due anni non vincitori di 4.000 euro in carriera. Explisive Axe nelle tre corse è parso in costante ascesa ottenendo all’ultima un netto risalto alla media di assoluto rilievo di 1.14, il che ne fa il chiarissimo punto di riferimento. Ebano d’Arc al debutto ha confermato le aspettative centrando un facile successo salvo poi sbagliare ad Albenga, errore forse occasionale. Eleonora Wind ha vinto in bello stile al debutto. Etoile Wise As in occasione dei due piazzamenti si è mostrata costante e riveste con Ehlert ruolo di sorpresa.

TERZA CORSA – PREMIO FLAMINGO OM

Handicap sui 2700 in cui gli anziani di categoria D tenteranno di capitalizzare i venti di vantaggio dagli appartenenti alle categorie B/C. Banderas Bi allo start balza all’occhio essendo da sempre un protagonista dei grandi premi. Entrato nelle scuderie di Ale Gocciadodo all’ultima uscita che risale a maggio è finito fuori quadro nel Freccia d’Europa ma nonostante i dubbi sulla condizione è la base del pronostico. I penalizzati hanno in Dumbo la punta. L’allievo di Enrico Bellei ha corso molto bene nel Città di Montecatini piazzandosi sia in batteria sia in finale. Volterire Gifont sfortunato a danneggiato nel Capionato Italino Guidatori, riveste con il coriaceo Agrado e soprattutto Zarrazza Italia ruolo di sorpresa. Armando Ido l’altro cavallo al via allo start non ha la stessa caratura di Banderas ma di recente si è espresso alla media di 1.11 sulla breve indi non può essere trascurato.

QUARTA CORSA – GRAN PREMIO MARANGONI FILLY

Il Marangoni Filly sui 1650 metri si preannuncia come una corsa combattuta ma a due punte, una al comando, Due Italia e l’altra all’arrembaggio, Delcious Gar. L’allieva del duo Baroncini- Farolfi ha messo in campo un uno-due tra Modena e Torino di assoluto valore, partenza velocissima per assumere il comando gestione dei parziali e stacco netto ed imperioso nel finale. All’ultima, nel Campionato Femminile si è dovuta accontentare del sesto posto, risultato che non le rende merito, considerando che seconda in corda è rimasta intrappolata nella scia della leader, subendone il calo non riuscendo mai ad esprimersi. L’occasione per il riscatto sembra perfetta visto il numero e la concorrenza più volte battuta. Delicius Gar ha vinto sette delle dieci corse disputate, e dopo aver battuto in alcune occasione proprio Due Italia, a Torino si è scontrata con i progressi di quest’ultima, subendola chiaramente. Il Campionato Femmnile avrebbe dovuto rappresentare la prova del nove tra le due ma come anticipato l’una è rimasta vittima della tattica mentre Delicious non parsa la cavalla di luglio quando a Napoli seppe vincere aria in faccia alla media di 1.11.6. La femmina di Ale Gocciadoro dovrà agire in percussione ma ha dalla sua i mezzi per riuscire nell’impresa. Diletta Axe e Dorothy Bar si dividono la terza nomination. Diletta Axe, dopo un inizio carriera spumeggiante restando imbattuta in quattro occasioni compreso il Gruppo 1 riservato alle femmine dello scorso dicembre a Napoli, ha faticato a ritrovare la miglior verve, ma non stupirebbe vederla tra i primi. La portacolori della Evam pur avviandosi dalla seconda fila, vanta un eccellente costanza, avendo centrato innumerevoli piazzamenti nel circuito classico con la sola eccezione del Nazionale. L’allungo finale unito alla forma le apre nuovamente le porte del podio. Divina Trio si è messa in risalto vincendo in Svizzera ed arroccata in corda punta al classico piazzamento di posizione. Daytona Roc ha mostrato di avere i mezzi, come indica il successo alla media di 1.12.5, che unito ad una discreta completezza tattica lasciano aperta la porta ai sogni. Obiettivo marcatore possibile anche da parte di Diva Indal a patto di restare concentrata e Dolcezza Sergio in grado di filtrare dalla seconda fila ed in possesso di mezzi ragguardevoli, vedi la piazza d’onore in linea con Delicius Gar ottenuta a Napoli alla media di 1.11.6. Doroty degli Dei è spesso limitata dal carattere ma vuoi anche per la il team di Enrico Bellei merita considerazione. Diana Jet e soprattutto Dublin Fi si scontrano con un sorteggio poco favorevole che le colloca tra le alternative. Compito alla carta decisamente molto impegnativo per Donnavittoria Par che completa il campo.

QUINTA CORSA – PREMIO RICETTATORE

Condizionata per tre anni non vincitori di 10.000 euro in carriera. Ad inizio mese a Torino si sono incrociati Danish As, Dhoa Ek e Daphen Jpd. Allora l’allieva di Ale Gocciadoro non è riuscita a confermare il ruolo di favorito l’occasione sembra quindi propizia per il riscatto. Doha Ek è invece giunta terza confermando i buoni mezzi in suo possesso e naturalmente sarà protagonista. Daphen Jpd, finita fuori quadro è comunque della partita avendo mezzi di valore come indica il successo ottenuto sulla pista alla media di 1.14. La coppia di Erik Bondo Dancing Queen e Diva Ek ha tutto per emergere. Attenzione a Dartagnan Ferm che in primavera ha inanellato vittorie in serie e riveste con Doc Indal alle prese con collocazione complessa.

SESTA CORSA – GRAN PREMIO MARANGONI / TROFEO FABIO JEGHER

Eccoci giunti al Marangoni sull’inedita pista di Milano che complice lo scambio con il Nazionale, si appresta ad ospitare per la prima volta l’ultima tappa di avvicinamento al Derby. Parlando di una corsa di gruppo 1 sarebbe riduttivo affrontarla in chiave preparazione visto che già di suo rappresenta un ambito punto di arrivo, infatti tutti coloro che si trovano ai vertici delle varie classifiche della generazione 2019, eccezion fatta per colei che lo è per somme vinte, ovvero Dea Grif, saranno al via. Lo scontato punto di riferimento è Dimitri Ferm. Il portacolori della Dream Ferm di cui fanno parte oltre un ristretto gruppo di amici, torna a giocare in casa, pista su cui curiosamente ha disputato solo due corse senza riuscire a vincere, avendo costruito la sua gloria siglando Giovanardi a Modena e Nazionale a Torino, vittorie ottenute alla maniera forte senza che Andrea Farolfi in cabina di regia lasciasse scampo ai rivali. Il numero al centro della fila è invitante e pur non correndo dallo scorso giugno, come del resto anticipato e ribadito dal suo creatore Mauro Baroncini, la sua candidatura non può essere in discussione. Denzel Treb, dal canto suo non ha nulla da invidiare né rimproverarsi, avendo chiuso la stagione dei due anni imbattuto in sette uscite con annesse le due prove di Gruppo 1 a disposizione. Il lungo stop di oltre cinque mesi e le prime due uscite ne hanno minato la credibilità ma il più recente podio ottenuto ad Albenga ribadisce che oggi e successivamente a Roma tutti dovranno comunque fare i conti con lui. Danger Bi e Dubhe Prav sono stati i valletti di Dimitri rispettivamente a Modena e Torino. L’allievo di casa Biasuzzi, ha corso poco in carriera vincendo solo una corsa, ma ha fin da subito ha mostrato di avere mezzi e parziale, doti con cui ha ottenuto due piazze d’onore in Gruppo 1 ed altrettanti secondi nel circuito classico l’ultimo dei quali ad Albenga. Il numero finalmente gli garantisce la corda, premessa con cui vale il podio. Dubhe portacolori di casa Rocca, dopo un’escalation di risultati, passando dal successo di Parigi, al citato piazzamento di Torino, ha prima sbagliato nel Città di Napoli, per poi provare a correre al comando nel GP di Albenga, mollando la presa ai 100 finali. La rapidità al via unita al numero ne fanno comunque un piazzato di ferro con licenza di… vincere. Scorrendo l’elenco dei partenti troviamo Doyourbest, ennesima creazione di Marco Smorgon, che dopo averla venduta ed una breve parentesi oltre confine, ha riaccolto la femmina con l’occhio rivolto al Derby che se centrato rappresenterebbe per il trainer oltre al bis la consacrazione fenomenale di colui che probabilmente vanta il record come presenze alle finali del Derby. Dundee As oltre ad essere la pedina di Ale Gocciadoro, i cui effettivi stanno tornando “cattivi”, offre la sensazione di essere in costante fase di crescita e maturazione come indica il netto risalto ottenuto correndo aria in faccia nell’ultimo gruppo 1 disputatosi a Napoli. Chiude la prima fila Deus Zack. Il portacolori della No.Ma.Farm troverà schema complesso e strada in salita ma le vittorie di Vincennes ed Enghien che lo rendono il più ricco al via dimostrano il suo livello. Denver Giò mette sul piatto della bilancia un paio di vittorie in Gruppo 3 e altrettanti piazzamenti classici ma l’ultimo numero lo colloca tra le semplici alternative. Attenzione a sottovalutare Diamond Truppo fino ad ora sfortunato con numeri e svolgimenti nei vari Gran Premi, ma capace comunque di chiudere più volte a stretto contatto dei migliori. Diabolik Nap entrato nella scuderia di Holger Ehlert cercherà di capitalizzare il numero in corda per filtrare e restare a tiro dei primi dall’inizio alla fine. Obiettivo che si augura di realizzare anche il veloce Dakovo Mail, già piazzatosi in più occasioni nelle corse del circuito classico. Completa il campo la passista Diva del Ronco il cui compito alla carta appare impegnativo.

SETTIMA CORSA – PREMIO GITANA D’ASOLO

Condizionata per quattro anni non vincitori di 65.000 euro in carriera. Croizeros frequenta costantemente il circuito classico ottenendo validi riscontri e nel contesto appare come il cavallo da battere. Crono Ek grazie alla collocazione pare come sicuro protagonista. Cathrinelle di recente ha ottenuto meno di quanto lecito attendersi dai suoi mezzi anche per svolgimenti contrari, il numero anche questa volta non è il massimo ma il campo ristretto potrebbe aiutarla. Al contrario Colosseus ha la corda ma una carta gne-gne. Capovento Pax possiede mezzi e gamba ma tatticamente rischia di trovare strada in salita.

RED/Agipro

Foto credits: Dena Snaitech

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