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Ippica & equitazione

23/11/2017 | 16:55

Ippica, Grassi (Hippogroup): “Capannelle, serve chiarezza sulla concessione, corse a rischio nel 2018”

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Ippica Grassi Capannelle

ROMA - Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali dovrà “alla luce della continuità del rapporto concessorio, continuare ad applicare la Convenzione in deroga, come stabilito dall’accordo del 2013 e confermato dalla citata Delibera di Giunta”, mentre il Comune di Roma dovrà “programmare urgenti incontri, e approfondire anche con i nostri legali non tanto il nostro diritto al prolungamento della concessione che è scontato, ma la durata dello stesso”. E’ quanto affermato da Tomaso Grassi, presidente di Hippogroup, nel corso dell’incontro pubblico: “Come salvare Capannelle – Ruoli e responsabilità”.

Se questi due punti non verranno messi in pratica entro il prossimo 15 dicembre, dice ancora Grassi, “non saremo in grado di garantire, anche per gli ovvi risvolti in tema di responsabilità civilistiche degli amministratori di società di capitali, una gestione in perdita sostanziale e senza nessuna prospettiva di rientro degli investimenti fatti in questi anni.”  

“Le uniche condizioni percorribili in via meramente provvisoria dovrebbero prevedere: il blocco di tutti gli investimenti residui previsti dalla concessione funzionale ad un nuovo business plan; la partecipazione attiva con equo contributo alla onerosa gestione dell'ippodromo per quanto concerne la parte non sportiva, ovvero la custodia e la manutenzione di un consistente patrimonio pubblico che l’assenza di margini sulla gestione sportiva non permette più”.

Invece, ribadisce Grassi “per tutta risposta alle nostre reiterate istanze di proroga a norma del Regolamento Comunale per gli impianti, la Determinazione dirigenziale dello scorso 17 novembre ha rigettato ogni nostra istanza, diffidandoci a rilasciare l’impianto entro il 15 maggio prossimo, nel pieno della stagione principe del galoppo romano”.

Condizioni “formalmente ben più gravi di quelle che provocarono lo stop alle corse ad inizio anno” e che fanno ritenere “di poter escludere che il Ministero possa inserire nel calendario di corse 2018 i nostri ippodromi”.

RED/Agipro

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