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Ippica & equitazione

20/03/2019 | 20:28

Ippica, all’Ippodromo SNAI San Siro Assiro e Biedermann protagonisti nel Premio Falbrav e nel Premio Salselon

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Ippica Ippodromo SNAI San Siro

ROMA - All’Ippodromo SNAI San Siro la prima riunione infrasettimanale del 2019 che ha offerto agli appassionati un programma di qualita’ sopra la media, con due condizionate di pari dotazione a reggere il cartellone e un contorno denso di motivi interessanti. Partiamo dal Premio Falbrav, la ben frequentata condizionata sui 2000 metri in pista grande per cavalli di 4 anni e oltre: vincitore del Fassati Listed al debutto italiano, poi non piazzato nel Premio del Piazzale Gr. 3 e assente dalle piste da quella data, Assiro si e’ riproposto per un ruolo di possibile protagonista per questa stagione (magari gia’ a partire dal prossimo Ambrosiano). Annunciato soltanto al 60-70% della condizione, il cavallo del team Biondi e’ stato sempre nel vivo della corsa, appostato dietro Voice of Love che si era incaricato di fare l’andatura scortato da Holy Water: ai 500 finali il battistrada si e’ ritrovato a corto di argomenti, Holy Water e’ passato a traguardo lontano e a quel punto ha provato l’allungo, ma il portacolori di Luigi Roveda si e’ subito lanciato sulle sue tracce e nell’ultimo furlong ha preso il sopravvento salvandosi dal finale di Nice Name: perfetto in sella Andrea Mezzatesta (autore di un doppio del pomeriggio), non poche recriminazioni per il runner up presentato da Gasparini, finito forte ma tardi dopo aver provato a cercar fortuna per varchi. Old Fox e Perego ci hanno provato sino a meta’ dirittura per poi mollare la presa. Spettacolare anche il Premio Salselon, la condizionata sui 1600 metri in pista grande sempre per cavalli di 4 anni e oltre: qui la forma rodata ha fatto la differenza e a disputarsi la vittoria sono stati due soggetti che si erano ripresentati molto bene durante l’inverno pisano. Biedermann si e’ dimostrato piu’ forte di tutto e di tutti perche’ ha vinto nonostante i tre chili di sovraccarico e nonostante Fabio Branca avesse perso la frusta nel momento cruciale, ma pur sostenuto soltanto a braccia il dormelliano e’ stato capace di rimontare la solita generosissima Musa D’Oriente e di “trafiggerla” in zona traguardo. Musa D’Oriente ha imposto la prevista corsa d’avanguardia ma oggi anziche’ produrre l’accelerazione secca a inizio dirittura come ci aveva abituati in altre occasioni ha allungato in progressione ai 400 finali: sconfitta di misura e con l’onore delle armi. Aspettatemi e’ stato nel vivo dal via ed e’ rimasto in quota sino in fondo chiudendo al terzo posto, mentre Fa Ul Sciur dopo essersi presentato bene a meta’ dirittura e’ mancato nei 300 finali: il Dioscuri ha l’attenuante del rientro da lunga data e andra’ rivisto nei prossimi ingaggi. Da segnalare il recupero per linee interne di Harbour A Secret, che ha regolato il gruppo per il quarto posto, e il promettente debutto italiano di Sergio Leone, finito in crescendo a centro pista. Prima del successo di Assiro, la connection Biondi-Andrea Mezzatesta era gia’ andata a segno nel Premio Angelo Gardenghi, tradizionale prova riservata ai debuttanti di 3 anni sui 1800 metri in pista media posta in apertura di pomeriggio grazie a Posillipo (da Mukhadram e Bombalarina): secondo all’interno alle spalle del battistrada Le Soupirant, il portacolori del signor Antonio Cacciapuoti ha trovato il varco ai 400 finali e si e’ lanciato all’inseguimento del battistrada che intanto aveva tentato la fuga prendendo un paio di lunghezze di vantaggio: Posillipo l’ha rimontato gradualmente ed e’ passato nelle ultime battute dando l’impressione di poter fare anche piu’ distanza, come confermato dal suo jockey nell’intervista post-corsa. Terzo posto per Try To Catch Me, che ha scortato il battistrada dal via ma e’ rimasto un po’ sul passo ai 400 finali. L’atteso Dimmi ha seguito in quinta posizione ma in retta non e’ riuscito a venire avanti.
Il Premio Scuderia Radice Fossati, la maiden per maschi e castroni di 3 anni sui 1600 metri in pista media, e’ stata dominata dal primo all’ultimo metro da Zoman: al rientro dal debutto di fine settembre che aveva lasciato intravedere delle discrete potenzialita’, il cavallo del team Grizzetti con Silvano Mulas in sella ha gestito il ritmo, poi ai 400 finali ha ingranato marcia superiore e si e’ staccato autorevolmente. Buona la prima italiana de Il Capitano che in retta si e’ lanciato all’inseguimento del battistrada e pur senza riuscire a minacciarlo e’ emerso chiaramente al secondo posto. Sempre sui primi, Dunque e’ rimasto un po’ sul passo ai 400 finali ma ha conservato il terzo posto. Diverso il training (Ricky Discepolo) e diversa la monta (Silvano Mulas, al secondo centro del pomeriggio) rispetto a Biedermann, ma uguale il risultato: i colori della Dormello Olgiata sono emersi nel Premio Meda, l’handicap sui 2000 metri in pista grande per cavalli di 4 anni e oltre grazie ad Heartfield, che ha sfruttato al meglio il buon treno di corsa imposto in avanti da Capo San Martino e in retta ha piazzato una bella progressione per dominare Giausar, che sul calo del battistrada era passato ai 250 finali ed e’ rimasto secondo su War Asset, in buon recupero a centro pista: quarto a contatto Benazzi. Nel Premio Scuderia Bocconi, la maiden sui 1600 metri in pista media per femmine di 3 anni, gli occhi e le attenzioni degli appassionati erano puntati su Stone Tornado, un’erede da Toronado e Irishstone presentata da Alduino Botti: la portacolori del signor Simone Crecco ha confermato di essere un interessante prospetto, per evitare rischi e’ andata dritta al comando e ha fatto la corsa, allungando in bello stile in dirittura non appena Verde e Rosa, seconda all’interno dal via, ha abbozzato un attacco. Dario Vargiu nell’intervista post corsa ha confermato che si tratta di una cavalla con un potenziale interessante. Verde e Rosa ci ha provato e ha chiuso valida seconda, a intervallo Nashwan Poy ha preceduto Twinkle Dew per il terzo posto, mentre Sophistication e’ calata in retta.
RED/Agipro

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