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Ippica & equitazione

26/11/2021 | 18:07

Ippica, all’Ippodromo Snai La Maura Bon Jovi Jet sigla il Premio Uzo Josselyn

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Ippica Ippodromo Snai La Maura Bon Jovi Jet Premio Uzo Josselyn

ROMA - All’Ippodromo Snai La Maura Trotto di Milano venerdì pomeriggio con la riunione di corse valida per la 57^ giornata stagionale e come penultimo appuntamento del mese di novembre (si correrà anche martedì 30). Al centro del programma il Premio Uzo Josselyn, una maratonina a resa di metri per ottimi soggetti di 4 anni: oltre alla defezione dell’atteso Biagio Trebi’ (che era anche l’unico penalizzato), la prova vedeva un avvio un po’ caotico con gli errori di Bon Jovi Jet (diventato il favorito d o p o il ritiro del rivale) e Betta Indal che comunque riuscivano a rimediare al volo, e quello di Bangla D’Esi che invece terminava sul tabellone degli squalificati. Sul rallentamento del ritmo, Bon Jovi Jet era lesto a
recuperare in breve il gap e sfondando dopo 600 metri su Barnaba Baba: Alessandro Gocciadoro a quel punto amministrava logicamente il ritmo (miglio in 2.04) e nel mezzo giro finale si limita va a controllare le mosse di Betta Indal, quest’ultima avanzata all’esterno negli 800 finali. Un sin troppo remissivo Barnaba Baba – visto lo svolgimento e le incertezze iniziali dei due rivali – chiudeva terzo a ridosso, senza spazio in retta.
Tutto facile per il favoritissimo Bluff dei Greppi nel Premio Dawsonite, la reclamare sui 1650 metri per cavalli di 4 anni con alla guida i proprietari che ha aperto la riunione: prendente al via, il portacolori di Nicola,del Rosso muoveva prima del km andando ad impegnare la battistrada Birba Biz che sin lì aveva fatto i propri comodi, in retta se ne sbarazzava e allungava sicuro per tagliare il traguardo a media di 1.15.3. Beatles Boy Treb regalava qualche metro al via ma sul ritmo blando non doveva faticare più di tanto per ricongiungersi, poi seguiva le mosse del vincitore chiudendo al secondo posto mentre Birba Pizz in retta si arrendeva mantenendo comunque il terzo posto.
Nel Premio Belina Josselyn, l’invito sui 1650 metri per cavalli di 3 anni, l’attesa Chance Ek faceva le bizze dietro l’autostart compromettendo la sua prova: con la favorita subito fuori gioco, veniva tutto a pennello a Calypso degli Dei (Andrea Farolfi per il training di Mauro Baroncini), che pedinava come un’ombra il vivace battistrada Capitan Cash Lp (km in 1.12.2), si ritrovava al comando sull’errore del rivale e in retta poteva tranquillamente amministrare il largo vantaggio per chiudere isolata a media di 1.13.2. Connie Francis sfruttava le evenienze per far sua la seconda moneta, più staccata la rimessa Chance Ek chiudeva terza.
Nel Premio Lezira Josselyn, la prova sui 1620 metri per cavalli di 2 anni Don’t Say Gar centrava la seconda vittoria in altrettante uscite per il training di Alessandro Gocciadoro (due successi nel pomeriggio): ac colta timidamente al betting, in corsa invece la figlia di Varenne confermava l’ottima impressione destata in occasione della precedente affermazione esibendosi in un nuovo percorso in costruzione con il quale debellava la resistenza di Javerne: Don’t Say Gar passava già all’ingresso in retta e allungava sicura a media di 1.15.6, mai minacciata da Due Italia che invece era stata la più seguita al gioco. La battistrada Javerne seppure in calo chiudeva al terzo posto.

Nel Premio Ezira, lo “strillo” della pista Odessas Boy doveva spendere parecchio per conquistare il comand o e così dopo un km sostenuto vedeva accendersi la spia rossa: sul calo del tedesco, a passare erano Rav e l Ek e Alcatraz Geo, con quest’ultimo che in retta insisteva e negli ultimi metri prendeva il sopravvento per imporsi a media di 1.15.3, ben improvvisato da Manuel Pistone (in sostituzione di Enrico Bellei) per il training di Matteo Restelli, mentre Ravel Ek sul filo di lana era pizzicato da Zebra Jet per il secondo posto, con Anzon quarto a ridosso con non poche recriminazioni per uno svolgimento poco fortunato.
La classe di Zaffiro Top e l’interpretazione sapiente di Max Castaldo: questa la ricetta vincente del Premio Quezira, la maratonina a resa di metri per anziani dicdat. D/E/F: partendo al terzo nastro, il figlio di Donato Hanover era impegnato dal suo preparatore in una ben calibrata risalita esterna, negli 800 finali aumentav a il pressing sulla battistrada Anita Spritz e in retta faceva valere la maggiore qualità per passare e svet tare a media di 1.16.4 sui 2740 metri. difendersi dal bel finale di River Flow a media di 1.16.4 sui 2720 metri: il tedesco River Flow correva di fatto solo la retta finale, finendo forte e recuperando molto sul vincitore, mentre la generosa Anita Spritz raccoglieva solo un terzo posto ma con il merito di averci provato.
Nel Premio Veziro Josselyn Manuel Pistone confezionava il doppio in sulky a Cavani Av, stavolta per il training del fratello Giuseppe: il figlio di Nesta Effe sul penultimo rettilineo segu iva nella risalita Coco Chane l Fior e in retta, nonostante qualche difesa di carattere, proponeva le battute migliori per svettare a me d ia d i 1.15.2. Restava ottima seconda Cama Indal, che nonostante la spesa notevole per sfondare nei primi 600 metri, riusciva almeno a respingere Coco Chanel Fior, che per la verità un p o’ si piantava in dirittura.

RED/Agipro

Copyright: Foto Dena - Snaitech 

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